domenica 14 giugno 2009

CERCASI CANTANTE!!

Ma sì, proviamo anche così... in sostanza, i Time Keepers cercano una voce, possibilmente nella zona di Pistoia: o internauti che vi imbattete in queste poche righe, fatevi vivi!

Contattateci all'indirizzo timekeepers@virgilio.it

E buona estate a tutti!

lunedì 9 febbraio 2009

Lo Stato delle Cose

Attenzione: questo post contiene unicamente mie opinioni su alcune questioni riguardanti il gruppo, opinioni per le quali mi assumo tutte le mie responsabilità. Prendetele per quello che sono, semplici considerazioni.

Mi accingo a scrivere questo post dopo una riflessione lunga, profonda e contrastata, che è cominciata ormai più di due mesi fa (era dicembre) ed è culminata in un breve ma significativo scambio di opinioni che ho intrattenuto con Luca venerdì scorso, di ritorno dalle “prove”. La discussione riguardava in sostanza il futuro di questo nostro gruppo. Allo stato attuale delle cose è parso evidente ad entrambi come sia impossibile pensare di continuare senza una voce. Possiamo finire di registrare “L’Ultimo Uomo…” ma a questo punto la domanda che ci siamo posti è questa: e dopo? Che ne facciamo di questo dischetto? Nessuno, badate, reputa inutili in sé gli sforzi fatti: da parte mia, però, ho la quasi completa certezza che siano sforzi destinati a non trovare sbocco alcuno, né riscontro. Io c’ho pensato a lungo, e credo che la colpa sia soprattutto nostra, e dell’atteggiamento che abbiamo a lungo tenuto nei confronti del mondo esterno, attuato di volta in volta perché “nessuno capisce la vera musica”, “noi siamo più bravi di quelli là, quindi il fatto che loro ottengano successo è da imputarsi semplicemente al fatto che la gente non capisce un cazzo”, “quello fa schifo, questo fa cagare, è ‘sta roba è priva di valore musicale”. Mi dispiace dirlo, perché a me piace ridere e scherzare su tutto e tutti (benché non sia un compagnone, ma lo sapete già), ma questi atteggiamenti alla lunga hanno iniziato ad infastidirmi anche e soprattutto perché si son configurati come un “progressivo distacco dalla realtà”: mi spiego meglio. A me suonare in giro stressa alquanto, ma una band emergente deve farlo. Noi come ci siamo mossi a proposito? In alcun modo. Non siamo stati in grado di entrare in una rete con altri gruppi locali, credo molto spesso per gli stessi motivi suddetti o per la sensazione, con un brivido di senso di superiorità, di non avere niente a che spartire con “quella” gente. Di recente sei gruppi della nostra zona hanno registrato insieme, dividendo le spese, una compilation di inediti a scopo promozionale per dividersi le serate e trovare da suonare, scambiarsi date e farsi pubblicità, tirar fuori qualche occasione: si sono inseriti in un contesto. A me parlare di scene musicali interessa il giusto, e credo anche a quei ragazzi, anzi, ne sono certo, dato che li conosco… ma loro hanno creato un contesto. Nessuno ci ha chiesto di collaborare perché noi ci siamo sempre disinteressati di questo genere di “collaborazioni” e partnership. Intendiamoci: la stessa cosa possiamo farla anche da soli. Ma se siamo in tanti è più facile darsi una mano e cercare di ottenere qualcosa di meglio. Retrospettivamente, e mi dispiace di non essermene reso conto prima, sono deluso dall’atteggiamento provinciale che abbiamo a lungo tenuto, inviando CD in giro per il mondo senza scopo che non fosse inseguire sogni belli ma lontani dalla nostra realtà. L’errore è stato di tutti noi, non soltanto di qualcuno di noi. Io oggi ne prendo atto e me ne rendo conto, ma non sono innocente a mia volta.

La seconda cosa che voglio dire in questo post invece mi riguarda un po’ più da vicino. Il lavoro degli ultimi 8-9 mesi, questo “Ultimo Uomo 2.0”, questo lavoro credo che abbia soddisfatto un po’ tutti voi, sicuramente Luca, e penso anche Andrea, e nonostante sia felice del fatto che siamo migliorati molto sul lato prettamente tecnico delle registrazioni, temo però di non potermi dire parimenti soddisfatto per il resto. La mia sensazione, in soldoni, è quella di non essere riuscito a dare un contributo positivo lungo questo percorso, e me lo sono spiegato prendendo atto del fatto, di nuovo, che non capisco più quali siano le finalità e gli sbocchi del nostro progetto. Questa è l’ora dell’onestà, per me, ed io sarò onesto. Nel progetto della band, enunciato sul nostro sito, non ci credo. Almeno, non più, ma non penso di averci poi mai creduto più di tanto. All’inizio molto ha potuto l’euforia di suonare insieme, e questa è stata una bella cosa. L’intento progettuale che però sembrate ancora voler perseguire, a maggior ragione oggi col lavoro su “L’Ultimo Uomo…”, non parla in alcun modo alla mia sensibilità di uomo, musicista e (nel mio piccolo) artista. Dato che voglio essere onesto devo ammettere di non aver avuto mai in questi ultimi mesi il coraggio di riascoltare le canzoni che stiamo incidendo. Non mi piacciono. Questo non significa che siano brutte, badate, ma semplicemente che questa musica non incontra il mio interesse. Avrei voluto contribuire maggiormente alla composizione e portare un po’ delle mie idee nel mucchio, ma devo dire che quasi sempre mi è stato difficile, un po’ per la mia natura (non mi è facile impormi, ma l’avrete notato) un po’ perché non credo di aver mai incontrato un’accoglienza più che tiepidina per le mie intuizioni. Io posso anche avere pessime idee e pessimi gusti musicali, questo non è in discussione, ma mi piacerebbe che le cose si discutessero. Non voglio fare qui un elenco delle cose che avrei fatto diversamente, sarebbe lungo, tedioso e soprattutto già sentito. Credo però che, almeno per me, sia giunto il momento di fare a meno dell’ossessione di produrre cose che lascino gli altri a bocca aperta di fronte alle nostre capacità tecniche e compositive. Farò un esempio. Prendete “L’Isola Rocciosa”. Tutti sapete che non sono entusiasta del finale in crescendo. Ok, ok, magari non sarà in crescendo, ad ogni modo secondo me non è essenziale per la canzone. Un’altra cosa che non capisco di quella canzone è il perché di tre bridge differenti tra le strofe: successioni di accordi e progressioni sempre diverse. Perché? Solo per “movimentare”, per “complicare”? Io, lo sapete tutti, vedevo quel pezzo, con quel testo e quella melodia, come adeguato per un qualcosa di più “semplice”. Non pensavo né a Frank Zappa né ai Radiohead, non ai Genesis o agli Yes né ai Sigur Ròs, quando ho scritto quel testo. Pensavo ad una roba tipo Leonard Cohen, qualcosa di acustico e cantautorale. Non serviva molto più che due accordi e quel testo, a mio avviso. Ora, a me sta bene che si decida di fare le cose diversamente da come io ritengo giusto, se si è d’accordo in maggioranza: però credo che non mi stiano più bene le motivazioni che mi pare d’intuire siano alla base di questo “fare le cose”. Ho paura che stiamo inseguendo una “maniera”, dimenticandoci della sostanza. Ho paura che le idee, per quanto possano essere buone, siano “vecchie”, inadeguate al mondo in cui viviamo, un mondo nel quale la musica non si è certo fermata dopo il 31 dicembre 1979.

Quindi credo che potremmo (e dovremmo) cogliere l’occasione per una riflessione e capire in che direzione vogliamo andare. Risposte come “quello fa schifo, questo fa cagare, sono cose senza valore musicale etc.” a me non stanno più bene. Io cercherò di non dare più risposte del genere, almeno. In nome dell’onestà, sappiate che non so cosa succederà dopo la fine de “L’Ultimo Uomo…”, non so cosa deciderò di fare, dove sarò e cosa farò. Mi sono convinto che per noi l’unico modo sia fare piazza pulita (in qualche modo) e ripartire. Questo non vuol dire che al 100% dopo aver inciso l’ultima nota di “Hoffnungszeichen” mi leverò dai coglioni e non avrete mai più mie notizie. Significa solo che io ci devo pensare. Sento di doverci pensare, perché ho vissuto l’ultimo periodo in questo disagio che è andato via via crescendo e diventando più forte e profondo. Questa non è una cosa che riguarda la nostra amicizia, ma solo il fatto che, senza rivedere un progetto che sta andando alla deriva, non esiste più un orizzonte all’interno del quale muoversi, a mio avviso. Quindi, per adesso vado in stand-by e proseguo così…. Ma ci sono. Domani si vedrà. Spero che leggiate questo post per quello che è, un’occasione da cogliere per capire dove siamo, chi siamo e dove stiamo andando.

martedì 9 dicembre 2008

Nuovo look!

Nuovo look per la pagina MySpace ufficiale dei Time Keepers!! Andate a dare un'occhiata... sul fronte musicale, intanto, buone nuove: nei prossimi mesi dovremmo essere in grado di completare il lavoro di "riscrittura" del nostro "L'Ultimo Uomo Sulla Terra". Le novità saranno molteplici: nuove canzoni, nuovi arrangiamenti e, soprattutto, udite udite, una voce! Restate connessi per i prossimi sviluppi.
A presto, anzi, prestissimo

sabato 6 settembre 2008

Rieccoci...

Dopo mesi di lavoro, siamo finalmente giunti alla conclusione delle registrazioni per quanto riguarda le prime due parti de "L'Ultimo Uomo..."; contiamo in breve tempo di registrare anche le parti mancanti, che presentano minore necessità di cambiamenti. Al momento possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti della qualità delle registrazioni, senz'altro superiore che in passato, e siamo curiosi di vedere che tipo di impatto questa nuova versione del lavoro possa avere sul pubblico: molte delle canzoni, infatti, sono significativamente diverse, queste "nuove versioni" hanno spesso completamente stravolto l'aspetto dei brani, quindi è in pratica come se stessimo completando un nuovo abum, qualcosa di differente ed originale. L'approccio d'altronde non poteva che essere questo, dato l'elevato numero di modifiche del quale necessitavano i brani, spesso completati con (ahinoi) eccessiva fretta, contenenti idee magari valide ma malamente sviluppate, a volte un pò "abbandonati" a loro stessi. Non è un eccesso di autocritica, questo, ma una presa di coscienza dello stato delle cose: con queste riletture speriamo di ottenere quantomeno l'obiettivo di una migliore "resa" musicale, una completezza e brillantezza della "partitura" precedentemente mancante, cercando anche di restare ben ancorati alla storia e ai suoi momenti, cosa questa non semplice, purtroppo. Insomma, siamo al lavoro: c'è ancora molto da fare, vedere, valutare prima di sapere se questa versione possa soddisfarci, e intanto la band continua a guardarsi attorno alla ricerca di una voce per arricchire la propria proposta. Chissà che le prossime settimane non portino qualche altra novità anche in questo senso...
Restate connessi per nuovi sviluppi...
A presto!


martedì 27 maggio 2008

L'Ultimo Uomo Sulla Terra 2.0

E rieccoci, giusto per ricordare che siamo ancora tra voi (almeno per ora)... magari vorreste essere informati sui nostri ultimi progetti. Siamo qui per questo. Allora, l'ultima novità dal pianeta Time Keepers è la seguente: da un mese a questa parte abbiamo inziato una fase di rivisitazione e riscrittura de "L'Ultimo Uomo..." (del quale l'ultimo post celebrava il primo compleanno, nella versione "1.0"... si fa ovviamente per ridere!), e contemporaneamente abbiamo avviato le sessions di registrazione per il lavoro "riveduto e corretto". Per ora siamo alla prima parte, sulla quale lavoriamo da quasi un mesetto, e che poi sarà quella meno problematica tra le quattro; ma per le successive partizioni del lavoro abbiamo grandi idee... che speriamo di riuscire a realizzare al meglio.
Non ci siamo lanciati in questo progetto per pura accademia o per indulgere in autocelebrazioni alquanto fuori luogo. Abbiamo deciso di riprendere in mano il progetto per migliorarlo seguendo i consigli e lo sprone delle recensioni (di quelle positive e soprattutto di quelle negative) ricevute nell'ultimo anno, e le indicazioni di altre persone, amici, ascoltatori occasionali che abbiamo incontrato sul nostro cammino. Cercheremo, stiamo già cercando, di snellire il lavoro, di arricchirlo, di renderlo, qua e là, più "a tema" con la storia che vuol narrare, lavorando sui suoni, sui timbri, sugli effetti, a volte tagliando e a volte riscrivendo da capo interi brani: almeno due pezzi saranno riscritti dal principio, alla ricerca di una migliore adesione con la storia ed il mood delle parti nelle quali si inseriscono.... senza contare la necessità di migliorare la "qualità tecnica" delle registrazioni stesse, cosa nella quale sembra che stiamo decisamente riuscendo.
Insomma, ci aspettano grandi novità, anche se dovete considerare che questo processo di rielaborazione prenderà corpo compiutamente solo tra qualche mese: armatevi di pazienza, se vi va di ascoltarci, di ritrovare vecchi amici o soltanto di fare un saltino ogni tanto da queste parti.
A presto!!

mercoledì 19 marzo 2008

"L'Ultimo Uomo Sulla Terra" compie un anno!

Come da titolo di questo post, in questo fatidico 19 marzo festeggiamo il primo anno dalla pubblicazione nel nostro concept album L'Ultimo Uomo Sulla Terra. Beh, festeggiamo: diciamo che ci sembra una buona occasione per fare un piccolo bilancio a distanza di un anno. Soddisfatti del lavoro? Più che altro consci di come vi sia ancora molto da fare per ottenere risultati davvero buoni: quel che c'è di buono, però, è un sound ancora ben definito, che permea l'intero lavoro, un suono apocalittico, oscuro, da tragedia imminente. Ci sono cali di tensione, come tante volte detto, e tante piccole cose da aggiustare: ma il tempo per questo c'è in abbondanza! Qui però vogliamo ricordare un pò di link, e fare un piccolo riassunto dell'accoglienza ricevuta dal lavoro. Chi non conoscesse il nostro Ultimo Uomo, intanto, può visitare il MySpace del gruppo ed ascoltare quattro dei sedici brani, presenti in streaming (sebbene non in forma completa); è possibile inoltre visionare alcuni video relativi ad alcuni brani dell'album tramite il nostro account YouTube, in particolar modo il dittico Visione della fine/ Nuvole (live in San Baronto, Agosto 2007), il brano Predizioni (registrata nel nostro personalissimo studio) e infine Un Oceano senza confini (registrato ancora in sala prove). E veniamo alle recensioni et similia: il nostro lavoro è stato recensito, nell'ordine, da Artists & Bands, RockIt, Monophobic, e dal giornale "Luci Della Città" (tutte le recensioni sono disponibili per la consultazione, compresa quella del giornale "Luci Della Città", alla pagina Press del nostro sito ufficiale, insieme a tutto il materiale "giornalistico" che riguarda il lavoro della band); infine, L'Ultimo Uomo ci ha dato l'occasione di rilasciare la nostra prima intervista, sempre al sito Artists & Bands. Un anno intenso, non vi pare? A questo sono da aggiungere riconoscimenti insperati ed insospettabili, venuti a seguito della "pubblicazione" dell'album, come la creazione di una pagina a nostro nome sull'archivio di band prog provenienti da tutto il mondo del sito ProGGnosis. Un anno intenso, ed un anno pieno di soddisfazioni. Speriamo di avervi fatto cosa gradita restituendo in questa pagina tutti i link relativi a questo nostro Ultimo Uomo, e speriamo che apprezzerete il lavoro. Per avere ancora maggiori informazioni vi invitiamo a scriverci all'indirizzo mail timekeepers@virgilio.it.
Saluti a tutti, e... buon compleanno all' Ultimo Uomo Sulla Terra!!
Ciao!!!

giovedì 6 marzo 2008

Nuovo singolo per i Time Keepers!


Online in streaming da questo momento il nuovo singolo dei Time Keepers, chiamato "Timbering". Sulla colonna di sinistra del blog, nell'apposito lettore, potrete ascoltare questo nuovo lavoro... in attesa di una sua maggiore diffusione (My Space etc.).
Le registrazioni relative a questa canzone si sono tenute nel Dicembre dello scorso anno: "Timbering" è il frutto più compiuto degli ultimi mesi di lavoro della band. Certo, da allora altri brani sono stati preparati... ma questo è l'unico che avevamo da farvi ascoltare!
Quindi, augurandovi un buon ascolto, vi salutiamo!
PS: fateci sapere cosa ne pensate!! Grazie a tutti in anticipo!!