sabato 22 dicembre 2007

Auguri Di Natale... Musicali!

Bene... Vogliamo augurarvi Buon Natale con un piccolo "regalino", un video che ci presenta in studio durante l'esecuzione della parte strumentale del brano dei Genesis "The Cinema Show".
Mille Auguri a tutti dalla band!!!

domenica 2 dicembre 2007

Nuovo brano per i Time Keepers

Avevamo preannunciato, qualche post fa, l'avvio di un nuovo "progettino" per la nostra band. Bene, almeno una parte del percorso che ci condurrà alla realizzazione del progetto è conclusa: ieri pomeriggio abbiamo terminato di scrivere un nuovo pezzo. Il brano, ancora privo di titolo, è composto nel nostro classico stile, e musicalmente ricorda molto i Time Keepers pre-"Ultimo Uomo" (almeno, così la vedo io): speriamo di potervi presto dare un assaggio di questa nostra ultima fatica. Adesso non resta che pre-registrarlo, per indiduarne gli eventuali punti deboli ed operare le giuste correzioni, e poi registrarlo "a modo". Presto ne sapremo di più.
Altre novità??... uhm, no: restiamo alla finestra, dovesse presentarsi l'occasione di rappresentare "L'Ultimo Uomo..." da qualche parte. Se qualcosa si muoverà, lo saprete.

Ciao a tutti!

sabato 3 novembre 2007

Oggi si cambia: una bella recensione!!!

"Hvarf/Heim": nuova release per i Sigur Ròs




I Sigur Ròs ritornano più di due anni dopo l’ultima uscita discografica, “Takk”, e lo fanno con quella che, originariamente, doveva essere una semplice raccolta di brani live e di pezzi più o meno noti della produzione del quartetto islandese, una specie di greatest hits sui generis. In effetti, il doppio album “Hvarf/Heim”, uscito ieri in tutta Europa, è questo: ma, avendo a che fare coi Sigur Ròs, era lecito attendersi sorprese. Andiamo con ordine.
Innanzitutto, l’artwork: essenziale, quasi spoglio, un cofanetto che si apre da due parti, conducendo materialmente ai due cd da cui il lavoro è composto, “Hvarf” ed “Heim” appunto. Poche immagini (evocative), zero parole (inutili, in questo caso).
Poi, una considerazione di ordine generale, che conduce direttamente all’analisi delle due parti del disco: la scelta dei brani. I Sigur Ròs venivano dal discreto successo di “Takk”, primo dei loro album ad essere distribuito da una major, primo a contenere un singolo di durata inferiore ai sette minuti (la notissima “Hoppipolla”), un disco dal mood decisamente più rilassato rispetto ai precedenti lavori (“Von”, “Ágætis Byrjun” e “( )”). La scelta, per qualunque altra band, sarebbe stata ovvia: privilegiare i pezzi più noti, e andare sul sicuro. Niente di male, un atteggiamento più che naturale. Ma, come già preannunciato, le sorprese qui non mancano. Vediamo quali.
Il primo cd, “Hvarf” (termine che in islandese significa “scomparire”, la sorte toccata alle rarità raccolte sotto questo titolo, ma anche “rifugio”, in riferimento, come si vedrà, all’altro dischetto), contiene i famosi inediti, in numero di cinque: i primi tre provenienti dalle sessions di “Ágætis Byrjun” e “( )”, o comunque dal periodo ’99- ’02, e gli ultimi due che sono invece riletture di altrettanti brani contenuti nel disco d’esordio “Von”. “Salka”, il primo degli inediti, rivela un’evidente parentela con i brani di “( )”, eppure non suona come già sentito o superfluo; “Hljomalind” è il primo singolo estratto da questo doppio album, un brano che parte lento prima di giungere, come tipico della band, alla consueta esplosione “rumorista”. Particolare invece la struttura di “I Gaer”, sospesa tra il suono suggestivo di campanellini e xilofoni e momenti più potenti, dominati dalla chitarra elettrica. Le vere chicche del lavoro, però, sono i due brani riletti da “Von”, probabilmente il più criptico ed ostico dei lavori della band islandese, e cioè “Von” medesima e “Hafsol”. La prima parte piano, bassa ed ovattata: la tensione aumenta mentre il volume, inesorabile, sale, fino alla strofa e al cantato. Sono nove minuti assolutamente suggestivi. La seconda (già nota a chi avesse avuto la fortuna di tenere tra le mani il singolo di “Hoppipolla”) è ancora superiore, anzi probabilmente il miglior brano scritto dal gruppo, per la potenza evocativa dei suoni, la perfetta orchestrazione ed il geniale contrappunto offerto dal pizzicato degli archi delle Amiina, formazione dal 1999 sempre coinvolta nei lavori dei Sigur Ròs. Un finale degno di un ottima rosa di pezzi, senza ombra di dubbio.
Il secondo cd, “Heim” (termine che in islandese significa “casa”, rendendo evidente il collegamento con “Hvarf”, inteso nel senso di “rifugio”), rappresenta invece una raccolta di brani registrati live dalla band. Anche in questo caso, le scelte non sono banali. Innanzitutto, il materiale non proviene da esibizioni live di fronte ad immensi pubblici, ma da piccoli concerti tenuti in pub e locali (comunque in ambienti raccolti) nella natia Islanda: questo conferisce al materiale presentato una forte connotazione acustica del tutto ignota, finora, nei lavori della band. La scaletta presenta subito una riuscita esecuzione di “Samskeyti” (meglio nota come “Untitled#3” per chi avesse minor dimestichezza coi nomi “ufficiosi” dei brani contenuti in “( )”), seguita dal brano “Staràlfur”, tratto da “Ágætis Byrjun”, abbastanza simile alla versione già impressa su disco. La prima chicca è un’inedita “Vaka” (meglio nota come “Untitled#1”: ricordate il magnifico videoclip, diretto dall’italiana Floria Sigismondi??): l’arrangiamento scarno non lede minimamente l’impatto emotivo del pezzo, addirittura rafforzandolo, come a sottolinearne maggiormente il valore. Probabilmente questo, uno dei pezzi più noti della band prima di “Takk”, era anche un dei più complessi da rendere al meglio in questa versione… per così dire, “asciutta”: ad ogni modo, il risultato è ottimo. Il pezzo successivo è “Ágætis Byrjun”, tratta dall’omonimo disco del 1999: vale qui quanto già detto per “Staràlfur”, la versione live ricorda davvero molto quella registrata a suo tempo. Va da sé che i due brani in questione sono probabilmente anche i più “classici” presentati in questa raccolta, e magari anche i più semplici da rendere in versione acustica. Ma la vera sorpresa arriva col quinto brano, che è l’unico tratto da “Takk” dell’intero doppio album. I Sigur Ròs snobbano le ben più note “Hoppipolla”, “Saeglopur” e “Glosoli” (comunque splendide), preferendo una commuovente versione di “Heysàtan”, brano conclusivo del loro ultimo cd: in un disco a suo modo rilassato come “Takk”, “Heysàtan” rappresentava l’anima inquieta della band, restituendo un sound vicinissimo al miglior “ambient” di “( )” o di “Von”, un tappeto di tastiere sintetizzate ed una linea melodica dolcissima. Ebbene, la versione live ed “acustica” di questo brano è a suo modo l’autentico capolavoro del doppio album “Hvarf/Heim”. Resta intatta, come per “Vaka”, tutta la carica emozionale della canzone, tutta la sua forza. A Chiudere il cd giunge l’esecuzione live di “Von”, quello stesso pezzo già incontrato nella sua nuova veste in “Hvarf”.
In conclusione, “Hvarf/Heim” è un’opera assolutamente consigliabile, e per svariati motivi. Innanzitutto, quasi tutto quello che esce dalle corde di questi islandesi si situa invariabilmente, da una decina di anni a questa parte, almeno due spanne al di sopra di tutta l’altra musica che sentiamo in giro (un onore che i nostri dividono probabilmente solo coi Radiohead). Inoltre, l’assoluto anticonformismo dimostrato nella scelta dei brani da includere nel doppio album… e poi, certo, il grande valore musicale dell’opera in sè. Diciamo che non ci si può attendere molto di nuovo rispetto al passato: i Sigur Ròs non cambiano veste, non invertono la tendenza, non fanno niente di tutto questo. Semplicemente, ci mostrano un lato della loro musica (e di loro stessi) che probabilmente conoscevamo un po’ meno, dei brani dall’incedere un po’ più sostenuto che in passato (in “Hvarf”) o dall’aspetto diverso rispetto al consueto (le rivisitazioni contenute nello stesso “Hvarf” e le esecuzioni live di “Heim”). In definitiva, un disco consigliabile a chi già li ama (per rafforzare questa passione e scoprirne nuovi, insospettabili aspetti, in attesa di vedere il film documentario “Heima”, presentato al festival di Roma ed uscito anch’esso ieri in dvd) e pure a chi invece ancora non li conosce: “Hvarf/Heim” può costituire un buon viatico per addentrarsi nel mondo meraviglioso di questi islandesi il cui suono non può ricordare niente che abbiate mai sentito prima.


Demetrio






domenica 7 ottobre 2007

Novità?

Nuovo impegno musicale per i Time Keepers... ma non si tratta di un nuovo demo. Presto ne saprete di più, per adesso è d'obbligo mantenere un minimo di riserbo.
... ok, non ci sono grandi novità, come avrete già capito, ma il post precedente cominciava ad avere un pò troppi commenti: imbrattate questo, adesso.
Saluti

sabato 22 settembre 2007

20 Anni fa...


Alle 21.25 del 21 settembre 1987 veniva dichiarato ufficialmente morto Jaco Pastorius, l'uomo che aveva avuto il coraggio di autoproclamarsi "il più grande bassista del mondo" (a ragion veduta, tra l'altro). La notizia si sparse in tutto il mondo durante la notte tra il 21 ed il 22 settembre. Jaco Pastorius, ucciso dai suoi errori ma soprattutto da una società (e da un mondo, il nostro) capace di incensarti quando sei all'apice, ma contemporaneamente di abbandonarti quando non sei nessuno e sei sofferente, quando hai bisogno di aiuto, uccidendoti con l'arma più subdola, l'indifferenza. Jaco da anni, prima di morire, costituiva un problema ed un impaccio per chi non sapeva affrontare la sua "malattia": fu così che la società (salvo alcuni suoi veri amici) scelse di voltarsi dall'altra parte e dimenticarlo, abbandonandolo al suo destino.

Ma lui era speciale. Mi piacerebbe ricordarlo con le parole del fratello, Gregory Pastorius. Egli una volta disse: "Jaco non se la prendeva mai calma. Era sempre sull'orlo della maniacalità, spingeva il divertimento ad un limite estremo. Mi portava in spiaggia durante gli uragani più violenti, perchè diceva che bisognava sentirne l'energia. Era una reazione assolutamente naturale all'ambiente che lo circondava. Moltissime cose gl riuscivano spontaneamente - la musica, lo sport, la scuola -, ma soprattutto la musica sgorgava naturalmente da lui. Ecco perchè ci si è dedicato. Diceva di sentire musica dappertutto: nel pianto di un bambino, in una macchina che passava, nel vento tra le palme. Tutt'a un tratto diceva: "Shhh!" e ascoltava. Io non riuscivo a sentire nulla."


Parafrasando il più grande bassista del mondo, mi andrebbe di salutarlo così: "Who Loves Ya, Babe!"

mercoledì 12 settembre 2007

Si ricomincia....

Dopo questo doveroso momento di raccoglimento, si ricomincia con i soliti scorni. Invito rivolto ai membri della band: imbrattate pure a vostro piacimento questo post!
Ciao a tutti

martedì 11 settembre 2007

Omaggio



Jazz, morto a Vienna tastierista Zawinul, aveva 75 anni
martedì, 11 settembre 2007 10.45

VIENNA (Reuters) - Il tastierista Joe Zawinul, che suonò con artisti del calibro di Miles Davis e contribuì alla nascita del jazz fusion, è morto di cancro oggi a Vienna. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Apa, citando il figlio dell'artista, Erich.
"Joe Zawinul è nato nella sua vita terrena il 7 luglio del 1932 e in quella eterna l'11 settembre 2007. Vive ancora", ha detto l'agenzia Apa citando Erich Zawinul.
Zawinul, 75 anni, era stato ricoverato nella clinica Wilhelmina a Vienna, sua città natale, il mese scorso. L'ospedale ha detto che rilascerà una nota più tardi in giornata.
Zawinul si recò negli Stati Uniti quando aveva 20 anni e divenne famoso come tastierista e compositore nella prima electric band di Davis, suonando in album di successo come "In a Silent Way" e "Bitches Brew", dischi precursori del jazz fusion verso la fine degli anni Sessanta.
Nel 1970 fondò i Weather Report, un gruppo che ha fatto molto per far conoscere il pianoforte elettrico, i sintetizzatori e i ritmi dell'Africa e del Medio Oriente agli amanti di musica jazz.
Zawinul fu anche il leader del "Zawinul Syndicate" negli ultimi 20 anni e aveva intenzione di esibirsi in concerto a Vienna il prossimo 29 settembre.

domenica 2 settembre 2007

Broadcast Time Keepers

Si annuncia agli internauti che dovessero per caso passare di qua l'apertura di un account dei Time Keepers su YouTube. Dall'indirizzo http://it.youtube.com/user/TimeKeepers2007 è possibile accedere ai primi filmati caricati.
Buona visione.

lunedì 20 agosto 2007

Time Keepers Re-Live: resoconto di una serata riuscita...

E così, anche il secondo live dell'anno è andato. Devo dire che, almeno personalmente, non c'è granchè da recriminare... a parte i volumi, l'impianto (in realtà assente) e quindi il fatto che la musica non è uscita in modo ottimale, certo!
Dal punto di vista della performance, comunque, è andato tutto bene. Già l'atmosfera non era male: un piccolo palco scavato all'interno di un (altrettanto minuscolo) anfiteatro, che durante l'evento è sempre stato pieno di gente... immaginate come sarebbe stato suonare "all'interno" dell'anfiteatro, stile Pink Floyd "Live in Pompei"... solo, Time Keepers "Live in San Baronto". In effetti mi rendo conto che non suona tanto uguale...
La scaletta che abbiamo scelto per la serata è stata un pò più agile del consueto, avendo rinunciato ad eseguire due cavalli di battaglia come Is It God Got Mad? e Astral Dome, ma d'altra parte bisogna anche variare, ogni tanto!
Il live è iniziato con On The Edge (inizio suicida, a dire il vero): tutto è filato liscio, tranne qualche piccola sbavatura sul bridge che conduce alla parte centrale in 23/8, ed anche il pubblico è parso gradire... oddio, applaudivano tutti alla fine della prima tranche in 7/8, forse pensando fosse finita la canzone, ma tant'è! Come seconda esecuzione, avevamo scelto di riproporre una cover dei Genesis, Anyway (nella sua parte strumentale, ovvio): s'è trattato di un brano completamente giocato sull'improvvisazione collettiva, con un lungo assolo di chitarra. Resta comunque chiaro come certe composizioni restituiscano un migliore effetto in presenza di un voce. Terzo e quarto brano... beh, in occasione di questa serata abbiamo deciso di "saccheggiare" un pò "L'Ultimo Uomo...", e quindi ecco servite, in rapida (e consequenziale) successione Visione della Fine (col suo alternarsi di 4/4 e 5/8 che, forse, avrà frastornato un pò il pubblico) e Nuvole (velocissima, come da cd, e, devo dire, riuscita niente male dal vivo). A questo punto è stata la volta di un nostro personale omaggio a quella che può essere considerata la più grande rock band di sempre, i Pink Floyd, con l'esecuzione di un estratto strumentale dalla lunga suite Atom Earth Mother: una bella linea di basso, un grande assolo di chitarra e via... certo che Gilmour e soci ci sapevano fare, speriamo di essere stati all'altezza! Il concerto è volato a questo punto verso la conclusione con la riproposizione del Medley già eseguito alla Festa de L'Unità il mese scorso (contemplante i brani Sangue Innocente, Tangerine Twilight e Hekla) e la prima esecuzione live in assoluto del brano conclusivo del nostro concept album, Hoffnungszeichen. Rendere la tensione emotiva (e sonora) del pezzo non è stato affatto semplice, eppure la versione eseguita ieri sera, lievemente accelerata, può essere considerata soddisfacente.
A proposito di velocità, accelerazione etc. etc.: forse ci siamo fatti un pò prendere la mano, carichi come eravamo... ed il concerto è uscito un tantinellino "veloce". Non so come sia possibile, ma fonti vicine a noialtri giurano che il concerto sia durato circa 32 minuti! Quando sarò riuscito a capire come possa essere successo, vi prometto che ne scriverò subito sul blog...
Per adesso, se volete calarvi nell'atmosfera di ieri sera, visitate la pagina http://pub4.bravenet.com/photocenter/album.php?usernum=262381941&album=49234 del nostro photo album... e buon divertimento a tutti! Ah, a proposito: probabilmente dalla serata di ieri, ripresa con una telecamera, saranno tratti dei brevi filmati da caricare su youtube. Presto ne saprete di più.
Ciao a tutti, belli e brutti.
Demetrio

venerdì 17 agosto 2007

Time Keepers Live... di nuovo

Domenica 19 Agosto i Time Keepers suoneranno, per un'oretta, a San Baronto, località vicina a Casalguidi. Restate in zona, e presto ne saprete di più.

giovedì 2 agosto 2007

"Mio caro vitello dai piedi di balsa, la tua storia è falsa!" (cit.)

Ci incamminiamo verso il primo anno di vita del nostro sito ufficiale, http://xoomer.alice.it/timekeepers: ne è passata d'acqua sotto i ponti, come si suol dire da queste parti! Due demo ("Hyla Arborea", da cui è nato il "demo ufficiale" per la line-up a quattro elementi, "On The Edge EP") e il concept "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", che ha ottenuto buone recensioni e che ora attende solo di essere portato in scena nella cornice adeguata: questo il frutto dei primi due (tre se contiamo gli inizi, quando gli elementi del gruppo erano ancora solo due) anni della band. Adesso i Time Keepers ricominciano nel lavoro di composizione. L'obiettivo è produrre nuovi brani (pochi, ma buoni) da inserire, in futuro, in un nuovo demo, registrato appoggiandosi ad una sala d'incisione che permetta un risultato almeno un filino migliore di quello ottenuto nelle registrazioni casalinghe. Nuovi brani, pochi ma buoni: la band cercherà di trarre spunto dalle sue molte ispirazioni, per ottenere una miscela innovativa e, ci auguriamo, capace di far insorgere nell'ascoltatore molte domande, prima ancora che inutili risposte, capace di far riflettere sul "mezzo" musica e sul "concetto" che questo mezzo vuol veicolare. Le idee ci sono già: da domani, inizia l'elaborazione.
La nuova stagione compositiva dei Time Keepers nasce con l'idea di migliorarsi, e superarsi, abbandonare gli sfarfalleggiamenti nel progressive per lanciarsi verso una musica nuova, totale, che non sia mai stata sentita. La possibilità di migliorarsi passa attraverso la coscienza di poter andare oltre quanto già fatto, un cammino per il quale serve coraggio, ed una buona dose di incoscienza: il coraggio (e l'incoscienza) di trarre le conseguenze dovute (anche le più estreme) dal sound de "L'Ultimo Uomo...".
Il cammino è duro ma, come già detto, la voglia di affrontarlo c'è.
A presto per ulteriori notizie.
Demetrio

martedì 31 luglio 2007

Briefing

Post (Ante) Scriptum: visitate l'URL http://it.youtube.com/watch?v=QI7EHqOCezc: quella bella pioggia di armonici intorno ai tre minuti di filmato è tutta farina del mio sacco... ah, noi siamo quelli che suonano sullo sfondo. Non male come soundcheck, eh??

Allora, vorrei aggiornarvi sul briefing di ieri pomeriggio tra me ed il nostro tastierista Luca. Dalla breve chiacchierata sono emersi elementi già ben noti, innanzitutto la volontà di sperimentare ancora, oltre “L’Ultimo Uomo Sulla Terra”. Come ho sempre detto, le recensioni positive che il lavoro ottiene mi spingono a tentare la via della radicalizzazione del discorso iniziato col nostro concept. Ma a parte questo fatto, su cui tornerò più avanti, c’è la chiara volontà di migliorarsi musicalmente e concettualmente.
Anzitutto, siamo concordi sul fatto che i prossimi lavori della band debbano condurre ad una maturazione “armonica” del nostro sound: finora ci siamo molto interessati alla melodia, moltissimo alla ritmica, ma non abbiamo mai (o quasi mai) intessuto trame armoniche sufficientemente profonde e ricche. Questo è il nodo su cui lavorare: fare anche pezzi meno aggressivi, più lenti (veri pezzi “lenti” non se ne sono mai fatti), ma comunque armonicamente ricchi. Inoltre, e su questo credo siamo tutti d’accordo, lavorare sui suoni: cercare nuovi suoni (e nuove sonorità), nuovi effetti, un nuovo spettro sonoro per la nostra musica.
Accanto a questo discorso di natura musical- teorica, ve n’è uno (altrettanto importante) di natura concettuale. A nostro avviso, ma questo fatto era già emerso altre volte, non è più possibile comporre senza avere chiaramente in testa cosa si voglia comunicare. Già alcune volte è successo (molte delle cadute di tono de “L’Ultimo Uomo…” sono imputabili a questo), non deve ricapitare. Alla base di tutto v’è un’idea, alla quale viene data una veste musicale idonea. Ecco perché anche il prossimo demo che (in un futuro molto lontano… vabbè, tra un po’) registreremo dovrà essere un lavoro di concetto: non un concept album nel senso de “L’Ultimo Uomo…”, ma un discorso che, pur costituito di momenti autosufficienti, ruoti attorno ad una tematica, un’idea. Non brani tutti interdipendenti tra loro, ma un disco di brani separati ciascuno legato ad una propria suggestione, tutti però “a tema” per così dire. All’interno di questa idea, ci sarà spazio per tutta la musica che vorrem(m)o.
Alcune ideuzze sul “tema” già ci sono. Per esempio, visto che siamo i Time Keepers, potremmo parlare del tempo: una riflessione sul concetto di tempo. Poi, ci sarà da lavorare anche su questo. Comunque, occorre puntare alla qualità: pezzi (de)strutturati, contaminati, sperimentali, atmosferici, jazzati, prog, ma più studiati armonicamente e, magari, meno “violenti” ritmicamente. Insomma, una musica in qualche modo “nuova”. A me sembra una bella sfida. Da venerdì (a proposito: venerdì alle tre, solito luogo, si suona!!) si inizia a ragionarne sul serio, e a mettere un po’ di idee sul piatto. C’è molto da fare ed io non vedo l’ora.
Ciao,
Demetrio

lunedì 30 luglio 2007

"Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente" (cit.)

Avete presente quella sensazione, quello stato d'animo che si prova di fronte a un qualcosa (un avvenimento, una persona...) tale che inizialmente ci viene troppo da ridere e poi invece, dopo aver realizzato, ci scende addosso una tristezza infinita? Posso offrirvi una sensazione di questo genere. Provate a cliccare l'url http://www.eliagargini.it. Se non vi viene da piangere qui... vuol dire che vi si sono prosciugate le ghiandole lacrimali. In tal caso fareste meglio a farvi vedere da uno specialista... ma proprio da uno bravo!
Notate, tra le altre cose, il graziosissimo (e nemmeno un pò autocompiaciuto) book fotografico nella pagina "foto gallery"; ma soprattutto scrutate bene la pagina "organizzazione": studiate bene le foto che corredano la paginetta. Ma che alla sfilata della Festa de l'Unità c'era una scalinata come quella? Io proprio non me la ricordo, ma è risaputo che non sono stato baciato dalla sorte in quanto a buona memoria. Quasi quasi mi sento triste io per lui... finchè non realizzo che non è giusto, e che è meglio che ci pensi da solo a sentirsi triste.
La cosa brutta è che questa gente riceve più apprezzamento di quello che riceve chi, come noi, si fa il culo per produrre qualcosa di almeno non demenziale; chi invece fa della mediocrità e della banalità la propria bandiera si ritrova addirittura con un dominio a suo nome, e ad essere additato come uno "dello spettacolo". E vabbè che siamo a Casalguidi, però, ugualmente, che tristezza.
Saluti,
Demetrio

giovedì 26 luglio 2007

Lavori in corso

Primi accordi sotto il sole di questa estate. Le idee ci sono. Stiamo lavorando per voi... ma anche per loro, per noi... insomma, un pò per tutti. A presto per ulteriori novità.
Ciao,
Demetrio

domenica 22 luglio 2007

Documentari naturalistici

Caldo torrido in quel di Casalguidi, ma il lavoro prosegue (per quanto a rilento). I Time Keepers (o quel che ne resterà dopo che quei devastati saranno tornati dalle ferie... quanto interi non è dato sapere) restano vigili anche con questa canicola, a caccia di nuovi suoni, nuove ritmiche, progressioni armoniche, sound d'atmosfera. L'obiettivo, risaputo, è produrre nuova musica. Restate in ascolto, nonostante i blackout (inevitabili) da caldo.
Saluti,
Demetrio

domenica 15 luglio 2007

Live Keepers, parte seconda: resoconto di una serata che non esiterei a definire "memorabile"...

E così, anche questa è fatta. Venerdì 13 Luglio siamo saliti sul palco della Festa de l'Unità di Casalguidi per il nostro primo live del 2007, ed i risultati sono stati, credo, più che apprezzabili (e più che apprezzabili, e non si tratta di mancanza di modestia, ve lo assicuro). Tra l'altro questa era la prima esibizione con la line- up a quattro elementi, e quindi il debutto assoluto del nostro chitarrista Filippo dal vivo con la band. Come stavo dicendo, tutto è andato per il meglio: dal soundcheck, nel quale per la prima volta siamo riusciti ad ottenere dei volumi davvero ottimi, fino all'esibizione in sè, riuscita senza troppi intoppi. Qualche problemino semmai ce l'ha dato l'eccessivo provincialismo della band che ha diviso il palco con noi, gli "Still Standing": brutte storie di amplificatori e di una musica che, al limite, spacca le orecchie. Contenti loro.
Ma venendo a noi, ed alla scaletta, abbiamo esordito con una versione rivisitata ed abbreviata del celebre pezzo degli Area, La Mela di Odessa (1920): incredibilmente, è andato tutto liscio, anche se era da poco che provavamo il brano. Credo tuttavia che, visto il risultato, quest'esecuzione, come intro, possa ripetersi. In seguito è stata la volta di On The Edge, ormai un classico delle nostre esibizioni... e addirittura è parso che il pubblico gradisse!! Pensate che c'è voluto un anno e tre precedenti esibizioni perchè il pezzo entrasse nelle orecchie dei nostri esigenti ascoltatori... Dopo i 7/8 di On The Edge, è stata la volta di una piccola sorpresa di compleanno per un caro amico presente al concerto: un arrangiamento rock di Happy Birthday To You, fortunatamente riuscito con l'unico effetto collaterale d'aver fatto decisamente arrossire il festeggiato... il quale comunque ha davvero gradito la sorpresa. Subito dopo questo "siparietto" è stata la volta di un medley (Sangue Innocente/ Tangerine Twilight/ Hekla), appositamente preparato per permettere al pubblico di iniziare a conoscere anche alcuni brani de L'Ultimo Uomo Sulla Terra: anche quest'esecuzione è riuscita abbastanza bene, strappando applausi decisi. La chiusura è stata affidata ad altri due "classici" del nostro repertorio live, Is It God Got Mad? e Astral Dome, la prima caratterizzata dalla totale improvvisazione (e, per la prima volta, è stato spiegato da dove proviene il titolo, un verso di Kerouac), la seconda riuscita quasi totalmente (sì, ci siamo un pò persi durante la seconda parte, Alone in a spaceborne satellite... e vabbè, mica siamo delle divinità!) ma che ha incontrato un, finora mai visto, favore di pubblico. Insomma, in conclusione una serata da ricordare, e che ha portato ad almeno una piccola rivincita sull'organizzazione del "Kaos" che aveva chiuso le porte in faccia al nostro "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": per la prima volta dall'inizio della Festa de l'Unità, la cornice di pubblico poteva dirsi degna di un'esibizione live. Certo, appena siamo scesi dal palco la platea s'è svuotata... vedi che significa avere tanti amici e tanti parenti?? Ma comunque è stata una serata piena di soddisfazioni, dagli applausi ricevuti (numerosi) alla riuscita pressochè totale dei brani proposti: credo che meglio di così non potesse francamente andare. Sia chiaro che lo scopo di questo post non è quello di vantarsi, ma semplicemente quello di fare un resoconto di come noi abbiamo vissuto questa serata. Principalmente, una serata davvero divertente. Secondariamente, una serata ricca di quelle soddisfazioni di cui parlavo, ricca di complimenti e di appunti e critiche molto sinceri ("secondo me, vi ci vole un cantante" è stata la frase ricorrente del post- live, e ci si poteva scommettere; e che vespaio stava per causare la mia citazione di Manzoni!! Un mio vecchio compagno di liceo credo non me la perdonerà mai... era tra il pubblico e qualcosa mi dice che non ha gradito molto... la prossima volta ci provo con Foscolo, è deciso!), ma anche ricca di risate (tipo la prova microfono, "un, due, tre, ova!"... il rischio è che le uova ce le tirassero sul serio). Per me resterà una serata da ricordare, e per questo l'ho definita memorabile, una serata che forse, spero, anche qualcuno tra il pubblico non dimenticherà facilmente: spero soprattutto che chi ha passato tutta la serata ad infamarci (e ci sono stati, come sempre) non dimentichi facilmente questa esibizione. Spero che la nostra musica abbia comunicato a tutti l'impegno che ci mettiamo, e la voglia e il piacere di suonare. Spero.
Ciao,
Demetrio

P.S.: buone vacanze ai nostri "maturi", Andrea e Luca. Per un pò i Time Keepers vanno in vacanza, ma ci vanno con delle belle sensazioni nel cuore. Grazie a tutti quelli che c'erano ed anche a tutti quelli che non c'erano, a quelli che ci hanno odiato ed infamato ed a quelli che, con la giusta pazienza, hanno saputo capirci ed apprezzarci. Grazie a tutti.

lunedì 9 luglio 2007

Live Keepers



Eccoci arrivati, finalmente, al debutto live di questo 2007, che è sempre più vicino: il 13 Luglio alle ore 22.00 circa, sul palco dello Spazio Giovani della Festa de l'Unità di Casalguidi e Cantagrillo.

Per l'occasione, la band ha scelto di rispolverare tre brani provenienti da "Hyla Arborea", e cioè la lingua suite Astral Dome, la vecchia "hit" (a noi piace chiamarla così) On The Edge e Is It God Got Mad?, che saranno dunque inseriti in scaletta. Ma accanto al materiale del 2006 saranno proposte alcune esecuzioni di brani (o parti di brani) relativi al nostro ultimo lavoro, "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": ce n'è per tutti i gusti, quindi, e state pur certi che non mancheranno le sorprese! In conclusione, penso che convenga esserci...

E dopo questo live, il futuro. La certezza è che, per evolversi, occorra proseguire nello studio, nella sperimentazione, nella ricerca: nuovi suoni, maggior attenzione al lato armonico della nostra musica, idee. Ecco, la questione centrale è quella dei contenuti di una musica come la nostra che, pur priva (almeno per ora) di una voce, non vuol essere semplice "accademia", ma suggerire all'ascoltatore qualcosa, un messaggio, un'immagine, una sensazione. Alcune idee già ci sono, il tempo per lavorarci invece ancora latita... ma presto avremo anche quello. E potete star certi che vi troverete di fronte a qualcosa di nuovo: com'è successo con "L'Ultimo Uomo...", i Time Keepers vogliono spingersi oltre, provare, sperimentare. Per ascoltare qualcosa vi occorre solo un pò di pazienza...

Per adesso vi diamo appuntamento al 13 Luglio, per il primo live del 2007. Vi aspettiamo numerosi.

Ciao,

Demetrio

giovedì 28 giugno 2007

Rain Down (On Me)

Come avrete intuito, il momento non è dei migliori, e il peggio deve ancora arrivare. Quest'anno niente Serravalle Rock. Purtroppo la Paint Factory, cioè l'associazione che gestiva la strumentazione presente sul palco del Serravalle Jazz (e quindi l'amplificazione, il mixer e tutto il resto), quest'anno ha deciso di non collaborare all'iniziativa, lasciando il comune di Serravalle in difficoltà con la gestione della serata per le band locali. A questo è da aggiungersi il fatto che, con le elezioni di mezzo e l'avvicendamento all'assessorato della cultura e delle politiche giovanili, programmare una gestione alternativa è divenuto, di fatto, impossibile. Questo ha spinto a far saltare l'edizione 2007 della manifestazione; ciò non significa, badate bene, che l'iniziativa non verrà più replicata, ma solo che, probabilmente, occorrerà attendere il 2008 per salire di nuovo su quel palco. Questo è quanto. Nel frattempo, sono rimasto in contatto con il comune di Serravalle al fine di essere contatto per qualunque altra iniziativa rivolta alle band locali: di più, non si può fare.
L'annata quindi si annuncia come più sfortunata del previsto, temo. A questo punto direi di tenere vive anche le possibilità di esibirsi, che so, alla Fiera di Casalguidi, sebbene l'idea non mi esalti molto, perchè altrimenti qui è possibile che non si suoni da nessuna parte: dalla Festa de L'Unità di Pistoia non ho ricevuto risposta (avevo inviato un'email molto dettagliata, ma niente), quelli del Mèlos non si sono fatti vivi, io non riesco ad entrarci in contatto e dunque non so nemmeno se hanno ricevuto il materiale de "L'Ultimo Uomo...". Insomma, caos. L'altra possibilità è non stressarsi troppo per i live e mettersi a lavorare al materiale (vecchio e nuovo). Ad ogni modo, vale la legge di Murphy: se una cosa può andarti male, stai certo che andrà proprio così... anzi, anche peggio!

martedì 19 giugno 2007

Time Skippers

Allora... mettiamo un pò d'ordine. Due sono le date certe per il gruppo in questa (torrida) estate: il 13 Luglio alla Festa de l'Unità di Casalguidi/ Cantagrillo ed il 29 Agosto al Serravalle Rock 2007 (data certa al 99%, attendiamo solo l'ultima conferma). Per Settembre è previsto (ma aspettiamo conferme) un live alla Festa de l'Unità di Pistoia, e poi restiamo in attesa della chiamata del Mèlos per rappresentare "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", la nostra "ultima" faticaccia. Non che le date siano tante, ma se a queste aggiungete la ricca sequela di impegni extra- musicali che sconvolgono la band (esami di maturià, esami dell'università, vacanze fissate da mesi...), capirete come il calendario sia sufficientemente affollato.
E dopo?
Eh, questa è una bella domanda... diciamo che il processo creativo all'interno della band s'è un pò arenato dalla conclusione della composizione e delle registrazioni de "L'Ultimo Uomo...", complice anche il tentativo, malamente fallito, di inserire nella band una cantante che in realtà non c'è mai stata (e non c'è mai voluta stare, a sentire certe voci che mi giungono da terzi... se siete curiosi, domandate pure). C'è stato uno stop, è innegabile: in tre mesi abbiamo provato due- tre pezzi che poi adesso, complici i live da preparare, si areneranno ulteriormente rischiando con molta probabilità di non venire più ripresi (anche perchè pensati per una voce, che in questo momento continua a mancare). Quale strada prendere? In che direzione andare? Il gruppo è partito da un demo cd, "Hyla Arborea", nato nell'estate dello scorso anno, fotografia diretta e veritiera di un certo "stato" del gruppo: al di là della line-up (eravamo ancora un trio), le composizioni contenute nel cd mi sembra restituiscano molto bene il clima esuberante che s'era creato nella band in quel primo periodo, coi primi live, la voglia di canzoni veloci (nel senso ritmico del termine), forti, d'impatto, diciamo in qualche modo "da spaccare le casse dell'impianto"... un approccio decisamente rock, che ha partorito brani veloci e d'impatto come "On The Edge", "Tangerine Twilight", la stessa "Astral Dome". Qualcosa di quell'approccio, di quel modo di concepire la musica, s'è conservato con l'arrivo di Filippo e le registrazioni di "On The Edge EP", costola del precedente, più lungo, demo cd, forse la nostra migliore incisione. Poi è arrivato "L'Ultimo Uomo...", e la voglia di sperimentare nuove strade. Non si può dire che questo tentativo sia riuscito in toto, comunque: il sound mi sembra si sia fatto più apocalittico, coerentemente con la storia narrata, ma sempre troppo simile (nella stragrande maggioranza degli episodi) al più classico prog- rock anni '70, in stile Genesis, Yes, King Crimson... un'eredità dalla quale sarebbe il caso di svincolarsi quanto prima possibile, per non rischiare di rimanerne schiacciati e perderne inevitabimente in originalità. Eppure in alcune tracce, e penso sostanzialmente alle ultime quattro del lavoro, la band è riuscita a toccare quel suono "atmosferico" che l'aveva spinta, all'inizio, verso la sfida del concept: un suono coeso, suggestivo, delicato quanto violento al punto giusto... un suono più ambient. Adesso l'esperienza del concept è esaurita: che cosa dopo? Personalmente, l'accessibilità ad ogni costo non sta in cima ai miei pensieri. La strada più semplice è andare di nuovo alle radici del prog- rock che tanto ci ha ispirato in passato, e, magari con l'inserimento di una voce, cercare di replicare (perchè di questo si tratterebbe) gli stilemi e le strutture del genere. Altrimenti resta la strada più ardua, e più "interessante": approfondire il discorso iniziato con "L'Ultimo Uomo", radicalizzarlo fino alle sue estreme conseguenze, renderlo veramente "atmosferico", spingerlo verso una modernità stilistica e contenutistica degna del 2000... spingere fino all'estremo, senza curarsi dell'effetto che possa avere sulla gente. In fondo è la solita questione, si tratta di chiedersi non "cosa si voglia dalla musica", ma "cosa si voglia comunicare con la musica". La musica è un mezzo espressivo, e tale deve restare.
Ma quando i Time Keepers ricominceranno a comporre?? Questa è una domanda lecita, ma molto dura. Diciamo che le idee ci sono (parlo per me, ho già alcuni abbozzi di brani in mente, idee nate dall'ascolto della musica che mi piace, volte nella direzione di cui parlavo poco fa)... quello che non c'è, è il tempo di lavorarci. Tra impegni extra- musicali, live da preparare eccetera è più che facile che la band non riesca a concentrarsi sul nuovo materiale prima di Settembre inoltrato: insomma, non si profila all'orizzonte un'estate all'insegna del furore compositivo, come lo fu l'anno scorso. Il materiale per suonare in giro è davvero tanto, e dare una svolta significativa al sound, "cambiare davvero" potrebbe richiedere molto tempo: ho l'impressione che, ad ogni modo, non sarà un processo indolore. Se a questo si aggiunge il fatto che la volontà della band, a questo punto, è quella di registrare un nuovo demo cd in modo un pò più professionale (magari avvalendosi della saletta di registrazione del Mèlos: io almeno mi accontenterei di quella), è chiaro che un lungo tempo sarà presumibilmente dedicato a suonare, limare, immagazzinare i nuovi brani fino alla perfezione, prima di inciderli... è altamente probabile che prima del 2008 niente di nuovo trapeli dalla nostra sala prove. Lasciamo passare quest'estate di live, ci attende un inverno di furibonde litig... ehm, volevo dire "velleità compositive".
Come ne usciremo? Boh... Dipende da ciò che ciascuno di noi si aspetta dalla band. Resto fermamente convinto che cercare l'accessibilità ad ogni costo, snaturare volontariamente il nostro sound per inseguire effimeri sogni di gloria non sia la strada giusta da percorrere (senza voler tarpare le ali a nessuno, obviously). Bisogna cambiare, laddove il cambiamento significa "evoluzione": evolversi lungo un cammino che, mi pare, è già tracciato. Come già detto, alcune idee già ci sono, e prima di iniziare a discuterne seriamente saranno certamente di più.
Abbiate fede, o fan(?) dei Time Keepers: presto torneremo a prenderci il vostro tempo.
Saluti,
Demetrio

martedì 12 giugno 2007

Alea Iacta Est

Salve a tutti!
Certo non si può dire che il sondaggione abbia avuto grande fortuna, ma almeno abbiamo preso una ferale decisione: condurremo in porto il live del 13 luglio 2007 alla Festa De L'Unità Di Casalguidi. Si tratterà di un'esibizione di 45 minuti- un'ora, nella quale presumibilmente proporremo un paio di pezzi provenienti da Hyla Arborea, un paio di medley di pezzi de L'Ultimo Uomo Sulla Terra e, ancora, di Hyla Arborea, ed un brano conclusivo che conferirà alla serata un carattere, ci auguriamo, marcatamente sperimentale, in ossequio al tema prescelto per il live che sarà quello del "Caos" (sì, sì, presto ne saprete di più, non abbiate paura!).
Come vedete, il materiale c'è, nonostante la delusione, difficile da cancellare, per non aver potuto portare sul palco L'Ultimo Uomo..., ma speriamo di poter comunque offrire al pubblico una serata che non potrà dimenticare. Presto potrete saperne di più continuando a seguirci sul nostro sito e su questo blog.
Ciao a tutti,
Demetrio

martedì 5 giugno 2007

Il Sondaggione!!

Essendomi stato fatto notare che dallo stand Kaos richiederanno (a breve) conferma sulla nostra presenza al live di Luglio, nella data prevista del 13, lancio il sondaggione cosicchè si riesca a chiarire la posizione dei membri del gruppo in merito a tale annosa faccenda. Siete tutti a conoscenza, se avete seguito gli ultimi post (ed in particolare gli ultimi commenti al precedente post), delle opportunità in gioco. Discutiamone col Sondaggione!!! Ma prima... fatevi due risate!

http://www.youtube.com/watch?v=dBWHasUmihM

Quale posizione ritenete sia opportuno che i Time Keepers tengano nei confronti dell'organizzazione dello Stand Kaos e in vista di questa (comunque) possibile data live?

  1. Rifiutare sdegnati. Ma come si permettono, quelli? E ora ci vogliono lasciare il contentino, tre quarti d'ora di live insieme ad un altro gruppo di sciagurati?? Ma altro che c***i, calci nel c**o gli darei, p***a M*****a!!
  2. Presentarsi comunque. Il progetto del live Caos è molto stimolante, andiamo lì e per tutta risposta dopo il trattamento ricevuto scateniamo quarantacinque minuti d'inferno (musicale, s'intende) su quel palco.
  3. Mi dispiace, ma proprio quella sera ho un tavolo da sei persone prenotato alla gloriosa ed arcinota sagra della porchetta e dello strutto di maiale che si tiene annualmente a Porcari (Lu) e che è giunta finalmente alla sua 1° edizione.
  4. Non sa/ Non Risponde.

Rispondete al più presto. I risultati saranno pubblicati su questo stesso sito. Non vale votare due volte, anche se la tentazione è forte. Buon divertimento,

Demetrio

sabato 2 giugno 2007

Mi piego e mi spezzo

Salve a tutti voi, (s)fortunati "internauti" (si dice così?) capitati qui (probabilmente) per caso!
(Dopo una prima riga tanto brillante devo scrivere per forza qualcosa all'altezza...)

Al momento in cui vi scrivo, non ci sono novità sulla rappresentazione de "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": dopo il benservito ricevuto dallo stand Kaos della Festa de L'Unità di Casalguidi, evidentemente troppo preoccupato a promuovere la musica punk in tutte le sue forme (bizzarro... i punk in origine erano formazioni neo-naziste, se non erro), stiamo intrattenendo contatti con l'organizzazione del Melòs di Pistoia per, diciamo così, trovare asilo. Non appena ci saranno novità le conoscerete.
Per il resto, credo non sia troppo azzardato definire quest'ultimo periodo per nulla esaltante, dal punto di vista creativo, per la band: per la terza settimana di fila niente prove, una cantante "desaparecida", e mi pare che anche le idee comincino a latitare. Assaggi d'estate in quel di Casalguidi? Beh, una bella vacanza ci starebbe proprio bene... ma temo non ci sia tempo per gli svaghi.
Crediamo tutti che questa band debba riallacciare i contatti con se stessa, la qual cosa sarebbe certamente la migliore possibile: di strada da fare ce n'è ancora molta, anche per chi niente chiede e niente si aspetta dalla musica se non una sana "estasi creativa", o, tradotto, un pò di divertimento (intelligente, s'intende: con una causa).
Vedremo... per adesso restiamo alla finestra.
Saluti,
Demetrio

venerdì 25 maggio 2007

Horror Vacui

Ho il (dis)piacere di comunicarvi la seguente grande notizia: dalla riunione di martedì scorso per la stesura del programma della Festa De L'Unità di Casalguidi e Cantagrillo è emerso con totale certezza il fatto che suonerem(m)o con un altro gruppo. L'ho saputo stasera, e ho saputo anche che Riccardo ha già parlato con gli estensori del programma pregandoli di prestare la dovuta attenzione al nostro progetto, attenzione che, come credo intuirete, è stata proprio prestata (nel senso di data in prestito, ma non è dato sapere a chi). Il risultato è che Riccardo non sa in quale altro modo aiutarci, perchè non sta dietro in prima persona al programma dello stand, e si rimette nelle mani di chi il programma fattivamente lo redige. Ecco allora che, se volessimo suonare, ci toccherebbe spartire il palco con il solito gruppo metal che nulla ha a che spartire col nostro progetto (nonchè con la musica, la cultura, l'intelletto e l'estetica più in generale), rischiando di "bruciare" subito alla prima un'idea tutto sommato originale come quella de "L'Ultimo Uomo...". Io non so cosa voi vogliate fare, propendo per dare forfait, specificando chiaramente che questo non è il modo di comportarsi, e che non è rispetto per chi si spacca il culo per cercare di perseguire un obbiettivo e non passa le giornate a troieggiare o a punkeggiare in giro per il mondo sentendosi un figo nonchè l'unico degno di esprimere la propria opinione, considerata l'unica avente un qualunque valore: nello specifico, trovo indecente che non basti nemmeno proporsi con mesi e mesi di anticipo per ottenere quello che si desidera, e cioè la possibilità di esprimersi nel modo più appropriato; l'anno scorso proposi il gruppo con mesi d'anticipo col risultato che facemmo da tappa buchi piroettando allegramente da una serata all'altra per ritrovarci infine nella serata peggiore (programmaticamente e meteorologicamente parlando), e quest'anno le cose non stanno andando diversamente. Qualcuno di voi aveva in precedenza detto che avrebbe voluto comunque suonare, magari con una scaletta diversa: per me non esistono, allo stato attuale delle cose, alternative valide alla rappresentazione de "L'Ultimo Uomo...", ragion per la quale non c'è modo di fare altro. Comunque sono stanco a priori di essere preso per il culo da gente che palesemente non ha le capacità per rivestire il ruolo che, evidentemente in modo abusivo, riveste: per cui io su quel palco non ci salgo. Se volete suonare comunque, liberi di farlo, ma non contate su di me. Aspetto di conoscere la vostra opinione, e di sapere che idee alternative vi girano in quelle testoline. Ah, fatemi anche sapere come vanno le prove di domani.
Buonanotte a tutti,
Demetrio

martedì 8 maggio 2007

Attesa, spasmodica attesa...

... nell'attesa delle recensioni de "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", persino Bisteccone non ce l'ha fatta più!
Ciao,
Demetrio

mercoledì 2 maggio 2007

Come si usa un blog???

Il blog, questo sconosciuto. In realtà nasce come "diario online": chi tiene il diario vi appunta le sue riflessioni, i piccoli e grandi avvenimenti che giungono a "sconvolgere" la sua vita, le sensazioni, le passioni. La differenza semmai è che si necessita di una certa dose di esibizionismo per tenere un diario online: infatti, appuntando i propri pensieri sul buon vecchio diario segreto, non c'erano possibilità che un occhio indiscreto quale quello di un completo estraneo (ma finanche di un familiare, un fratello, una sorella, un amico) giungesse a "sbirciare" i fatti nostri; ma col blog il punto è proprio questo, e cioè che "l'occhio indiscreto" diviene l'interlocutore privilegiato. Non ci sono più segreti, o almeno è questo che vorremmo credere. Facciamo gioiosamente parte di una "community" che si appassiona dei nostri piccoli scazzi quotidiani al punto da commentarli (quando va bene). Ma la sensazione è che non ci siano più misteri degni d'essere gelosamente custoditi. Siamo diventati tutti un pò esibizionisti e probabilmente, ad un occhio esterno, anche un pò tristi. Certo, da una parte il blog rappresenta anche la possibilità, l'occasione per chiunque di avere una propria pagina su internet e contribuire così al marasma generale nel quale comunemente tutti affondiamo; ma c'è anche l'altra faccia della medaglia, di cui ho scritto sin qui.
Credo che a 'sto punto avrete capito che non è successo nulla nelle ultime settimane per quanto concerne il lavoro dei Time Keepers. Zero novità. Zero recensioni. Zero concerti. Zero tutto. O quasi. Allora ho avuto il tempo di interrogarmi anche sulla funzione di questo nostro blog assurdo nel quale gli unici a commentare sono i suoi stessi estensori. Insomma, sembra inutile farne una pagina di servizio per un gruppo al quale (undici mesi su dodici) non succede niente di niente. Abbiamo cercato di farne il cuore vivo del nostro operato, tentando di coinvolgere il lettore occasionale: oh, a tratti qualcuno esterno al gruppo s'è pure visto. Molto più probabilmente chi, anche solo per sbaglio, capita qua sopra, trova poco interessanti i discorsi e gli scorni che vi si propongono (e abbiamo registrato il disco, e ora stiamo litigando su come scrivere le nuove canzoni, e il nostro songwriting è già perfetto così, e no non è vero... etc etc): direi che è anche un pò colpa mia, visto che poi sono io che tengo 'sto diario online. Allora ho pensato di cambiare qualcosa, ed aggiungere una nuova dimensione a questa pagina: parlare di cose diverse, non solo delle banalità (non me ne vogliano gli altri) che ci accadono tutti i giorni. Vedremo che ne verrà fuori.
Ciao,
Demetrio

martedì 17 aprile 2007

E i lavori proseguono...

Come forse i più smaliziati tra voi avranno notato, abbiamo finalmente ricevuto una prima recensione per il nostro lavoro "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", recensione positiva che ci offre una buona base sulla quale proseguire con impegno ed entusiasmo per la realizzazione del progetto messo in cantiere ormai otto mesi fa. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma sono certo che all'appuntamento live arriveremo bene, e che sarà un grande spettacolo.
Un'altra novità della quale invece è difficile che abbiate avuto sentore (anche perchè non se n'è mai parlato direttamente) è che i Time Keepers hanno iniziato a provare con una voce. Trattasi di una cantante, Silvia. Le prove di sabato sono state quindi un pò particolari, con un'atmosfera quasi da "primo giorno di scuola", come un dover imparare a suonare di nuovo, in qualche modo. Per adesso, per avviare i nuovi lavori, la band s'è concentrata su una nuova versione (un alternate take) del proprio vecchio pezzo "Rain": ma il lavoro da fare, sia detto con sincerità, è davvero tanto. La band vorrebbe riuscire ad introdurre la voce di Silvia nel discorso musicale avviato nei precedenti due anni e mezzo di attività, senza rinunciare al proprio modus operandi, a quella che riconosciamo come la nostra "originalità compositiva": al di là dei riferimenti esterni al gruppo (band già note che possono fare da fonte di ispirazione per noi), la volontà è quella di mantenere uno stile compositivo proprio, fortemente personale, come quello che (ci si augura) è stato sviluppato finora (a parere del gruppo, la lunga suite intitolata "Astral Dome" può costituire un buon esempio del nostro stile compositivo). Come più volte detto, l'impegno del gruppo è quello di scrivere buona musica e il lavoro di composizione viene sempre svolto nel modo più naturale possibile. L'attitudine che ha condotto alla composizione dei primi pezzi (come ad esempio "Tangerine Twilight", composta dal duo Andrea- Luca, "On The Edge", la stessa "Astral Dome" o "Is It God Got Mad?", composte in trio) è rimasta intatta nella composizione dei brani destinati a confluire ne "L'Ultimo Uomo Sulla Terra" ( buoni esempi potrebbero essere pezzi quali "Visione Della Fine", "Cuore Di Vetro", "Il Gigante (1)", o "Sangue Innocente"): vorremmo riuscire a mantenere vivo questo "stile", questo modo di fare, anche nei nuovi lavori. Il maggior sforzo della band in tutti i precedenti lavori è stato quello di creare una dimensione musicale "autosufficiente", che cioè fosse in grado da sola di "parlare" all'ascoltatore, coinvolgendolo, avviandolo all'interno del nostro "mondo musicale". Questo è ciò che, del "nostro stile" (se di uno stile proprio è possibile parlare per una band come la nostra, tanto giovane), merita di venire sottolineato e salvato (ed espresso con ancora maggior forza). Il cammino non è dei più semplici, come si capisce, ma faremo del nostro meglio.
Ciao a tutti,
Demetrio

domenica 8 aprile 2007

(Nuove) Sensazioni

Ieri, la prima prova generale dello spettacolo "L'Ultimo Uomo Sulla Terra". Con noi in studio anche la voce narrante dello spettacolo, Cristina. Devo dire che è stato proprio strano riprendere in mano il materiale de "L'Ultimo Uomo...", anche se non era da più di un mese che non lo suonavamo. Nel mezzo c'è stato l'editing dei pezzi, il missaggio delle tracce, infiniti ascolti del cd; c'è stata l'attesa di una recensione, tuttora perdurante; c'è stato un (meritato) periodo di riposo. Come detto, dopo aver suonato unicamente quei pezzi per mesi, non averli toccati minimamente dal termine delle registrazioni m'ha prodotto una strana sensazione all'atto di suonarli di nuovo. A parte la memoria labile (hmm... nessuno di noi è HAL9000, e le nostre piccole falle di memoria le abbiamo tutti: figuriamoci riguardo un'opera composta di 16 tracce, ciascuna composta da una cascata di accordi!), è stata un'emozione particolare: dopo aver ascoltato le registrazioni per così tanto tempo subentra la conoscenza stretta del lavoro. Quando suonavamo le canzoni prima di inciderle sul disco non sapevo mai cosa attendermi dalla battuta seguente, suonavamo fino allo sfinimento improvvisando tutto (ma proprio tutto) e su tutto; adesso invece conosco a memoria tutti gli assoli, quelli di chitarra e quelli di tastiera, so posizionare perfettamente (nella mia mente) ogni colpo dato dalla batteria, e sento quasi "a pelle" dove e quando devo mettere un certo "passaggino" col mio basso. Questo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non toglie nulla all'aspetto d'improvvisazione, che comunque per noi resta fondamentale: il bello è proprio sentir riprendere un assolo che hai stampato nella tua mente in tutti i suoi accenti e in tutti i suoi particolari e vederlo decostruito, modificato, a volte anche solo minimamente, ma in modo sufficiente ad accorgertene. So che è qualcosa che forse chi non ha partecipato al processo creativo per questo lavoro può non capire, e non si tratta di vuota autoreferenzialità o di mancanza di modestia: sono solo nuove sensazioni che la nostra musica mi trasmette. Allo stesso modo, conoscendo ormai ogni sfumatura dei nostri pezzi, ritrovarne la forma "nuda", cioè priva di quelle sovrastrutture imposte nel missaggio, aiuta anche a farsi una nuova idea degli stessi, o a corroborare l'idea che già precedentemente se ne aveva. Se pezzi come "Visione della Fine", "Nuvole" o "Il Gigante [I villici narrano i loro sogni]" riescono a non perdere troppo rispetto alla versione registrata, ve ne sono altri che acquistano come una nuova dimensione (complice magari anche il fatto che le registrazioni non sono proprio il massimo, anche se non ci si può lamentare), come "Cuore Di Vetro", "Sangue Innocente" o "Hoffnungszeichen". Proprio quest'ultima è il pezzo che, complici anche i nostri molteplici vuoti di memoria, m'ha fatto l'impressione migliore: già sul disco è forse la mia traccia preferita, ma il modo in cui è uscita ieri m'ha comunicato qualcosa di nuovo, con una introduzione allungata, una parte centrale ridotta ed il torrenziale assolo di Filippo riproposto in modo "quasi simile", ma come in slow- motion, una versione breve ma rallentata del pezzo di otto minuti e mezzo impresso sul cd, ancora più ricco di pathos. Su "Hoffnungszeichen" ieri ha funzionato proprio tutto, le tastiere come il basso, la batteria come la chitarra, seppure nel totale stravolgimento delle durate prefissate. Non è autoreferenzialità, lo ripeto: è la sensazione di aver fatto qualcosa di buono, nonostante tutto, e di avere un forte potenziale da sfoderare nelle prossime esibizioni live. Certo, non devo essere io a parlare del valore di questo lavoro in generale; ma voglio parlare del valore che ha per me. Trovo che sia un progetto ambizioso, ma che ci può dare molte soddisfazioni. Trovo che ci siano dei momenti più deboli di altri, ma che nel complesso lo sforzo, la tensione ideale che volevamo imporre al lavoro sia stata fatta salva.
E' stato proprio strano suonare di nuovo queste canzoni un mese dopo. Come incontrare di nuovo dei vecchi amici, in qualche modo; amici che si conoscono ormai bene, ma che ci tengono a dimostrarti come sia lecito attendersi da loro sempre qualcosa di nuovo. Scusate per questo papiello inverosimile!
Alla prossima,
Demetrio

lunedì 2 aprile 2007

Che succede nella ridente cittadina di Casalguidi?

Allora... rieccoci a voi!
Dopo le due settimane di stop forzato, si ricomincia a lavorare: sabato è prevista una sessione di prove interamente dedicata a "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", che coinvolgerà anche il narratore della vicenda (che poi ci accompagnerà sul palco in occasione dei live)... una sorta di prima prova generale! A parte questa "comunicazione di servizio", c'è da dire che la vena creativa della band non s'è affatto esaurita: abbiamo già alcuni progetti in mente per il futuro prossimo venturo. Come precedentemente detto, alcune successioni di accordi sono già uscite dall'ultimo incontro in sala prove, e l'intenzione della band, oltre a scrivere altri pezzi ex- novo, è anche quella di recuperare e riadattare vecchi pezzi poco suonati (leggasi "Rain", contenuta nel nostro primo demo "Hyla Arborea"): il lavoro di recupero di "Rain" è già abbastanza avanti, e dovremmo riuscire cavarne fuori qualcosa di buono, introducendo anche dei passaggi "cantabili", che d'ora in avanti, con l'arrivo di una voce, saranno necessari.
Per il resto, nessuna novità: attendiamo sempre qualche recensione (ma arriveranno?), e soprattutto attendiamo di poter organizzare il live per "L'Ultimo Uomo Sulla Terra"; l'incontro risolutivo dovrebbe aver luogo domani sera, dopodichè saprò dirvi di più.
Per adesso un saluto a tutti,
Demetrio

lunedì 19 marzo 2007

L'Ultimo Uomo Sulla Terra

Siamo lieti di informarvi che le registrazioni e la post-produzione del nostro nuovo (diciamo primo) album sono completate. Potete reperire maggiori informazioni su questo lavoro tramite il nostro sito ufficiale http://xoomer.alice.it/timekeepers (nelle pagine "Discografia" e "Projects" in modo particolare) o tramite un nuovo sito, pubblicato proprio oggi, ed esclusivamente dedicato a tale opera, all'indirizzo http://xoomer.alice.it/ultimouomosullaterra: in questo sito troverete tutte le informazioni necessarie sul cd (tracklist, storia, immagini) nonchè ampie sezioni destinate all'approfondimento dei temi trattati e nel nostro lavoro e nel film di Herzog cui si ispira ("Cuore Di Vetro", ricordiamolo). Ci scusiamo anticipatamente per alcuni piccoli problemi con tale sito: il server che lo ospita c'ha dato qualche difficoltà, e così troverete dei piccoli "bug" nelle pagine (codici fuori contesto, mancanza dei tag su una pagina). Scusateci, non appena sarà possibile, e se sarà possibile, risolveremo questi piccoli guai. Ma la vera chicca di oggi la trovate sulla nostra pagina di myspace, all'indirizzo http://www.myspace.com/isitgodgotmad: sono stati aggiunti oggi quattro estratti da altrettanti brani del nuovo cd, ciascuno a rappresentare una delle quattro parti in cui il lavoro è diviso. Potrete ascolatare questi brani, rappresentativi dell'intero album, sulla pagina di cui sopra. Ascoltate, commentate e fateci sapere, ok?? Tra l'altro forse avrete notato qualche cambiamento grafico sulla stessa pagina, negli ultimi giorni... le sorprese continueranno, non temete!!
Detto tutto questo, a breve il cd sarà spedito per ottenere recensioni (ad alcuni siti per band emergenti) e soprattutto sarà spedito ad alcune radio che, via myspace, ce l'hanno richiesto (un paio di stazioni americane ed una italiana). Se ci saranno novità, lo saprete.

Infine, il futuro... sabato la band s'è riunita, dopo una settimana di pausa (ci voleva, dopo un mese di registrazioni!!), e si è trovata di fronte alla grande domanda: e ora, che si fa?? Certo, intanto resta da suonare dal vivo "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": ma dopo?? Che fare domani?? La band è risoluta a proseguire sulla strada della musica di qualità: la volontà è quella di continuare a creare prodotti (e progetti, tenendo fede al fatto che la natura umana è sostanzialmente "progettuale") ambiziosi, e che si collochino ad un certo livello musicale, pensati per un pubblico che voglia sì sentirsi gratificato, ma che accetti anche di mettere in gioco se stesso per una fruizione completa della musica che gli si offre. L'introduzione di una voce (è solo questione di settimane, abbiamo già alcuni contatti) modificherà inevitabilmente gli equilibri all'interno della band, e porrà all'ordine del giorno la necessità di apportare cambiamenti al nostro modo di fare musica. Attualmente non è escluso nemmeno un progressivo distaccamento dal genere progressive (scusate il gioco di parole), anzi è molto probabile; alcune idee (qualche accordo buttato là, un paio di melodie) già sono uscite fuori dai membri della band, e per ora fanno virare lo stile espressivo del gruppo verso territori funk, jazz fusion, blues, al limite nel rock più classico. Come già scritto altrove, questo è da sempre un cantiere aperto, e nessuno di noi sa ancora dove ci porterà la nostra musica. Il nostro impegno nel proporre sonorità largamente differenti da ciò che si sente oggi in giro resta intatto. Restate con noi, e ne saprete di più. Ma per ora, godetevi il frutto di mesi e mesi di lavoro. Fiondatevi in massa sulla pagina http://www.myspace.com/isitgodgotmad, ascoltate, ri-ascoltate, commentate, votate, scriveteci (anche tramite il nuovo sito apposito, pagina "Contatti"), infamateci o complimentatevi, sputate sul nostro lavoro o stringeteci la mano (metaforicamente, e non "in un strumento di tortura e di morte"), ridete o commuovetevi ma, vi prego, non restate indifferenti. Vi prego, non restate indifferenti.
Comunque, a parte gli scherzi, aspettiamo commenti!!!
A prestissimo, con ulteriori novità;
ciao a tutti voi (pazienti) lettori di questo post,
Demetrio

sabato 3 marzo 2007

Ce l'abbiamo fatta!!!

Solo pochi giorni fa scrivevo che la fine stava approssimandosi... ed ora eccola giunta. Con oggi si sono concluse le registrazioni del concept album "L'Ultimo Uomo Sulla Terra"; resta da concludere il solo missaggio delle ultime 7 tracce (le tracce centrali del cd). Nel corso della prossima settimana anche quest'ultimo impegno dovrebbe essere esaurito. Dopodichè, aspettatevi sorprese... di ogni genere!! La promozione di questo lavoro assumerà forme sin qui nemmeno ipotizzate... se restate con noi, e continuate a seguirci, la vostra curiosità verrà soddisfatta pienamente. E' una promessa: potete fidarvi.
Ciao, a presto,
Demetrio

mercoledì 28 febbraio 2007

Siamo quasi giunti alla meta...

Stiamo infatti per arrivare alle ultime due giornate di registrazioni, venerdì e sabato prossimi... chi ha frequentato questo blog, lo ha letto e lo ha commentato, saprà che fin qui è stato un cammino duro (a dir poco) fatto di entusiasmi, scorni vari, litigate (furibonde) inevitabili, musi lunghi, fatiche immani (caricatelo e portatelo voi un mixer da 24 canali su per quattro rampe di scale... e lo so, direte: ma chi ve lo fa fare?... appunto.). Comunque, se tutto va bene, sabato sarà fatta. Mancherà ancora il missaggio degli ultimi pezzi (sette i pezzi che mancano, per l'esattezza), ma dovrebbe essere un lavoro piuttosto veloce, se paragonato a quello fatto per la quarta parte. Incredibile: dopo mesi e mesi siamo giunti al traguardo!! Se non sbaglio, già ad agosto dello scorso anno cominciammo a lavorare a queste tracce... ora non resto che far girare il cd col risultato ottenuto, portarlo in scena nello spettacolo di cui s'è tante volte parlato in questo blog... non so quando si farà, ancora: trovare posti che offrano la possibilità di esprimersi è sempre più dura!! E comunque, almeno personalmente, un pò di tempo per godermi il lavoro fatto me lo voglio prendere: penso perciò che se ne riparlerà ad aprile- maggio (se non a Luglio, in occasione di uno degli ormai tradizionali live estivi).
Per adesso vi saluto, sperando di potervi scrivere ancora a breve con buone notizie sul fronte del nostro concept.
Ciao,
Demetrio

sabato 17 febbraio 2007

Promessa mantenuta!!

Da oggi online sul sito una pagina dedicata al nostro concept album "L'Ultimo Uomo Sulla Terra". Andate a dare un'occhiata. Per il resto, oggi si registra la quarta parte.
A presto, con maggiori informazioni.
Ciao,
Demetrio

lunedì 12 febbraio 2007

Work In Progress

Le sessioni di registrazione di sabato sono andate bene, tra mille e mille imprevisti che hanno rischiato a più riprese di far saltare tutto (e i volumi non tornavano, e il suono non era soddisfacente, e il software di acquisizione dei dati non funzionava, e...), e ora i cinque pezzi della prima parte del nostro lavoro (che nel frattempo sono diventati sei, con l'aggiunta di una breve introduzione pianistica) sono in "post- produzione", per così dire. Sabato prossimo si terrà una seconda sessione di registrazione, che riguarderà stavolta la quarta (e conclusiva) parte del disco. Le due parti centrali saranno registrate presumibilmente tra la fine di Febbraio e gli inizi di Marzo. A presto per ulteriori notizie ed un resoconto più dettagliato delle sessioni di sabato scorse e di quelle di sabato prossimo.

Telecom Italia, rendimi la mia linea ADSL!!!!!!!!
Sono in ostaggio...!!

Ciao a tutti,
Demetrio

venerdì 9 febbraio 2007

Siamo spossati, ma ci siamo!!

Mai titolo fu più adatto a descrivere la situazione, direi: in attesa che Telecom italia decida di restituirmi la mia linea ADSL, vi scrivo con mezzi del tutto di fortuna solo per informare i più interessati tra voi che nella giornata di domani inizieranno finalmente le prime sessioni di registrazione del nostro concept album. L'obiettivo del gruppo per domani è senz'altro quello di registrare quanto meno tutta la prima parte del lavoro, di modo da poter poi passare alla "post-produzione", se così vogliamo dire: d'altra parte, il primo obiettivo è fare un lavoro di cui poter andare fieri, e dunque il gruppo baderà più alla qualità che alla quantità (insomma, non ci faremo certo scrupoli a sacrificare la prolificità della sessione per la qualità del risultato). In linea di massima, però, l'intenzione è concludere le registrazioni del primo troncone del lavoro, quello scritto da più tempo, suonato più volte e cesellato per primo. I primi cinque pezzi, perciò: siamo tutti molto curiosi di scoprire quale sarà il risultato. Una seconda (e suppongo definitiva) sessione di registrazione dovrebbe aver luogo alla fine del mese. Vi promettiamo, nei tempi più rapidi concessici da questi "problemini tecnici", nuovi e utili aggiornamenti sul lavoro di registrazione e sul concept album per intero: la promessa di un'intera pagina dedicata al progetto sul nostro sito http://xoomer.alice.it/timekeepers resta valida, anche se dobbiamo chiedervi ancora un pò di pazienza.
Scusate nuovamente per i disagi, e a presto.
Ciao,
Demetrio

martedì 30 gennaio 2007

Ultime notizie dal pianeta Time Keepers...

... con questo titolo alla "Star Trek", vi introduco alle ultime nuove sul nostro lavoro. Stiamo sempre attendendo che il nostro tastierista si dedichi seriamente alla composizione dell'ultimo pezzo mancante del concept (ha da studiare, c'è da capirlo: mica tutti hanno già fatto la maturità come il sottoscritto!!): quello che per ora s'è sentito non è male, però. Nel frattempo, dalle prove di sabato scorso è emerso ancora in modo chiaro come ci siano dei particolari da aggiustare: le durate di alcune parti, principalmente, ed in più una definizione chiara del mood di certi pezzi, ad ora un pò oscillanti. Lavoro, lavoro!! Se non altro ho il piacere di comunicarvi che l'artwork del nostro concept è ormai pronto: si tratterà di un booklet di quattro pagine e di un inlay F/R. Nel booklet troverà spazio la storia narrata nel disco (in forma sintetica), oltre ai "credits" (immagino saranno molto brevi, visto che facciamo tutto da soli!!); sull'inlay stamperemo i titoli dei pezzi; nella parte interna dell'inlay troverà posto una citazione, a tema col discorso, dal dramma "Woyzeck" di Georg Buchner. Per quanto riguarda le immagini, abbiamo cercato di eludere quanto più possibile una totale rassomiglianza (e quindi riconducibilità) del nostro lavoro al film "Cuore Di Vetro" di Herzog (per quanto sia ad esso ispirato), introducendo alcuni ulteriori elementi di rottura che credo potranno stupire. Chiunque fosse letteralmente roso dalla smania di saperne di più, verrà celermente accontentato: sul nostro sito internet http://xoomer.alice.it/timekeepers sarà presto (prestissimo... quasi subito) inaugurata una pagina dedicata esclusivamente al concept.
Restate connessi!
Ciao,
Demetrio

lunedì 22 gennaio 2007

Novità...

Visto il titolo di questo post, inutile girarci attorno: la prima novità è il sito internet, che abbiamo un pò modificato al fine di renderlo più personale (direi caratteristico) inserendo qua e là qualche nuova foto e, soprattutto, prestando più attenzione ai tanti piccoli particolari i quali, se in armonia tra di loro, rendono più piacevole (almeno alla vista) l'impostazione grafica. Detto di questa novità "tecnica", novità più importanti arrivano dal lato musicale: con le prove di sabato scorso sentiamo di esser giunti molto vicini, ormai, alla fine del percorso di elaborazione del nostro "concept". Ora, a questo progetto, se non erro, abbiamo iniziato a lavorare (con le prime ideuzze, magari senza ancora troppa intenzione) già nel luglio dello scorso anno mentre preparavamo i nostri primi concerti: è dunque un progetto che è cresciuto con noi e dentro di noi e che ha tratto sicuro giovamento dall'ingresso nella band del nostro chitarrista, Filippo, il quale ci ha permesso di svariare molto di più tra i generi, portando in dote una gamma di suoni che ha ampliato notevolmente il nostro spettro sonoro. Credo che questo lavoro sarà abbastanza differente da quanto abbiamo sin qui fatto, se non altro per la sua natura (o almeno è così che lo avevamo pensato) di spettacolo "ibrido" tra musica, recitazione, immagini... la cornice ideale entro la quale il percorso musicale andrà a snodarsi è già quasi delineata, resta da vedere se ci sarà la possibilità di "rappresentare" questo spettacolo in uno spazio adeguato (un teatro?). Comunque, nonostante la natura "unitaria" del lavoro, credo che molte delle singole tracce (che per ora ammontano a 15) possano (e potranno) essere utilizzate anche come canzoni a sè stanti per qualche live un pò più consueto: per questo dovremo vedere di volta in volta.
Come già detto (forse, non ricordo), il concept sarà diviso in quattro grandi parti (la prima contemplante cinque tracce, la seconda 3, ma una quarta traccia è allo studio, e le ultime due tre tracce ciascuna) e tratterà una tematica a metà strada tra il Buchner del "Lenz" (o del "Woyzeck") e lavori di Werner Herzog quali "Cuore Di Vetro", quindi l'idea della follia come sensibilità esasperata, capacità di vedere e sentire oltre, sullo sfondo di un'incipiente fine del mondo (idea, questa, mutuata maggiormente proprio dal film di Herzog "Cuore di Vetro"; per chi fosse interessato a qualche notizia critica su tale lavoro, si consiglia la lettura del volume "Werner Herzog" nelle edizioni "I Castori Cinema", o una visitina all'indirizzo http://www.mescalina.it/cinema/recensioni-cinema.php?id=18). Questo non costituisce che un assaggio di ciò che il nostro lavoro sarà: ora inizia un lavoro di cesello che credo prenderà ancora un pò di tempo, dopodichè si tratterà solo di registrare il materiale e di suonarlo dal vivo... per le registrazioni pensiamo stavolta di avvalerci di un aiuto esterno, per tentare di trarre fuori il miglior risultato possibile. A questo lavoro teniamo molto, dopo così tanta fatica! Per ora vi saluto, dandovi appuntamento al più presto sul nostro sito: a breve, infatti, allestiremo una nuova pagina (od uno spazio apposito in una pagina pre-esistente) per parlare un pò meglio ed un pò più diffusamente di tutte queste cose. Restate connessi!
Ciao,
Demetrio

giovedì 11 gennaio 2007

Primo Mese Di Lavori

E con questo siamo giunti al primo mese di esistenza di questo blog... non male, anche se non c'è una grande utenza, devo dire...!! Comunque è divertente, e tanto basta. Venendo al sodo dopo una settimana di stop, sabato rientreremo in sala prove con l'obiettivo di completare almeno un altro paio di pezzi (beh, completare è una parola forte, visti i nostri tempi... diciamo "abbozzare"): il nostro piccolo concept sta prendendo man mano forma, non posso ancora intuirne compiutamente i confini, ma credo che sarà un buon lavoro. Probabilmente si dovranno ridiscutere le durate complessive delle varie parti ed anche quelle individuali dei vari pezzi (e principalmente le durate di alcune precise sezioni dei pezzi), perchè il minutaggio sta schizzando su vertiginosamente! Un problema alla volta: una volta conclusa definitivamente la composizione, si dovrà badare bene anche a questi piccoli accorgimenti. Per ora tutto ciò che posso dire è che la nostra storia sarà suddivisa in quattro grandi parti (quasi quattro facciate, come i grandi album doppi del passato) destinate ciascuna a sondare un determinato stato d'animo o sensazione dei suoi protagonisti; e posso anche dire che, almeno allo stato attuale delle cose, abbiamo cercato di rendere quanto più variegato possibile l'aspetto musicale dei vari momenti (in particolare, ogni sezione è molto diversa dalla precedente, e prende spunto quasi sempre da referenti diversi). Certo, l'assenza di un cantante si farà sentire e come, mai come in questi momenti servirebbe qualcuno in tale ruolo: ma per gli spettacoli live crediamo di poter limitare il danno scrivendo delle parti di raccordo che qualcuno reciterà. Sembra tutto molto vago, ma non lo è, abbiamo già idee ben precise in proposito, ed i testi sono quasi pronti: sarà in pratica come avere un narratore che tenga legate assieme tra loro le varie parti della storia!
Beh, dopo questo discorso chilometrico, vi saluto: non appena ci saranno novità, lo saprete.
Ciao,
Demetrio

lunedì 1 gennaio 2007

2007

E così siamo arrivati alla fine del 2006, che credo si possa considerare un buon anno, dal (nostro) punto di vista musicale: tre esibizioni live (una almeno, quella per il Serravalle Rock, in un'ambientazione a dir poco suggestiva), numerosissime giornate passate a provare pezzi vecchi e nuovi, molte sessioni di registrazione (tutte fatte in casa da puri "autodidatti del mixer", forse una delle cose di cui, almeno personalmente, vado più fiero) confluite in tre piccoli demo cd, ed ancora alcuni bei progetti da veder realizzati in questo 2007... senza contare l'arrivo di un chitarrista, quando ci eravamo ormai quasi rassegnati ad essere un trio (non che ci sia niente di male, anzi...)!!
Vedremo quello che succederà nei prossimi mesi. Come ho gia avuto modo di dire, il maggior impegno resta senza dubbio quello di portare a termine l'ideazione dei nuovi pezzi, della "cornice" entro cui inserirli (c'è ancora molto da lavorare) ed infine le loro registrazioni: credo che saremo molto occupati per un bel pò!! Poi non resta che attendere con fiducia un riscontro live del nostro lavoro, che, ci si augura, prima o poi avremo l'occasione di ottenere...
Per oggi direi che è tutto, quindi vi auguro un buon 2007.
A presto,
Demetrio