martedì 31 luglio 2007

Briefing

Post (Ante) Scriptum: visitate l'URL http://it.youtube.com/watch?v=QI7EHqOCezc: quella bella pioggia di armonici intorno ai tre minuti di filmato è tutta farina del mio sacco... ah, noi siamo quelli che suonano sullo sfondo. Non male come soundcheck, eh??

Allora, vorrei aggiornarvi sul briefing di ieri pomeriggio tra me ed il nostro tastierista Luca. Dalla breve chiacchierata sono emersi elementi già ben noti, innanzitutto la volontà di sperimentare ancora, oltre “L’Ultimo Uomo Sulla Terra”. Come ho sempre detto, le recensioni positive che il lavoro ottiene mi spingono a tentare la via della radicalizzazione del discorso iniziato col nostro concept. Ma a parte questo fatto, su cui tornerò più avanti, c’è la chiara volontà di migliorarsi musicalmente e concettualmente.
Anzitutto, siamo concordi sul fatto che i prossimi lavori della band debbano condurre ad una maturazione “armonica” del nostro sound: finora ci siamo molto interessati alla melodia, moltissimo alla ritmica, ma non abbiamo mai (o quasi mai) intessuto trame armoniche sufficientemente profonde e ricche. Questo è il nodo su cui lavorare: fare anche pezzi meno aggressivi, più lenti (veri pezzi “lenti” non se ne sono mai fatti), ma comunque armonicamente ricchi. Inoltre, e su questo credo siamo tutti d’accordo, lavorare sui suoni: cercare nuovi suoni (e nuove sonorità), nuovi effetti, un nuovo spettro sonoro per la nostra musica.
Accanto a questo discorso di natura musical- teorica, ve n’è uno (altrettanto importante) di natura concettuale. A nostro avviso, ma questo fatto era già emerso altre volte, non è più possibile comporre senza avere chiaramente in testa cosa si voglia comunicare. Già alcune volte è successo (molte delle cadute di tono de “L’Ultimo Uomo…” sono imputabili a questo), non deve ricapitare. Alla base di tutto v’è un’idea, alla quale viene data una veste musicale idonea. Ecco perché anche il prossimo demo che (in un futuro molto lontano… vabbè, tra un po’) registreremo dovrà essere un lavoro di concetto: non un concept album nel senso de “L’Ultimo Uomo…”, ma un discorso che, pur costituito di momenti autosufficienti, ruoti attorno ad una tematica, un’idea. Non brani tutti interdipendenti tra loro, ma un disco di brani separati ciascuno legato ad una propria suggestione, tutti però “a tema” per così dire. All’interno di questa idea, ci sarà spazio per tutta la musica che vorrem(m)o.
Alcune ideuzze sul “tema” già ci sono. Per esempio, visto che siamo i Time Keepers, potremmo parlare del tempo: una riflessione sul concetto di tempo. Poi, ci sarà da lavorare anche su questo. Comunque, occorre puntare alla qualità: pezzi (de)strutturati, contaminati, sperimentali, atmosferici, jazzati, prog, ma più studiati armonicamente e, magari, meno “violenti” ritmicamente. Insomma, una musica in qualche modo “nuova”. A me sembra una bella sfida. Da venerdì (a proposito: venerdì alle tre, solito luogo, si suona!!) si inizia a ragionarne sul serio, e a mettere un po’ di idee sul piatto. C’è molto da fare ed io non vedo l’ora.
Ciao,
Demetrio

lunedì 30 luglio 2007

"Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente" (cit.)

Avete presente quella sensazione, quello stato d'animo che si prova di fronte a un qualcosa (un avvenimento, una persona...) tale che inizialmente ci viene troppo da ridere e poi invece, dopo aver realizzato, ci scende addosso una tristezza infinita? Posso offrirvi una sensazione di questo genere. Provate a cliccare l'url http://www.eliagargini.it. Se non vi viene da piangere qui... vuol dire che vi si sono prosciugate le ghiandole lacrimali. In tal caso fareste meglio a farvi vedere da uno specialista... ma proprio da uno bravo!
Notate, tra le altre cose, il graziosissimo (e nemmeno un pò autocompiaciuto) book fotografico nella pagina "foto gallery"; ma soprattutto scrutate bene la pagina "organizzazione": studiate bene le foto che corredano la paginetta. Ma che alla sfilata della Festa de l'Unità c'era una scalinata come quella? Io proprio non me la ricordo, ma è risaputo che non sono stato baciato dalla sorte in quanto a buona memoria. Quasi quasi mi sento triste io per lui... finchè non realizzo che non è giusto, e che è meglio che ci pensi da solo a sentirsi triste.
La cosa brutta è che questa gente riceve più apprezzamento di quello che riceve chi, come noi, si fa il culo per produrre qualcosa di almeno non demenziale; chi invece fa della mediocrità e della banalità la propria bandiera si ritrova addirittura con un dominio a suo nome, e ad essere additato come uno "dello spettacolo". E vabbè che siamo a Casalguidi, però, ugualmente, che tristezza.
Saluti,
Demetrio

giovedì 26 luglio 2007

Lavori in corso

Primi accordi sotto il sole di questa estate. Le idee ci sono. Stiamo lavorando per voi... ma anche per loro, per noi... insomma, un pò per tutti. A presto per ulteriori novità.
Ciao,
Demetrio

domenica 22 luglio 2007

Documentari naturalistici

Caldo torrido in quel di Casalguidi, ma il lavoro prosegue (per quanto a rilento). I Time Keepers (o quel che ne resterà dopo che quei devastati saranno tornati dalle ferie... quanto interi non è dato sapere) restano vigili anche con questa canicola, a caccia di nuovi suoni, nuove ritmiche, progressioni armoniche, sound d'atmosfera. L'obiettivo, risaputo, è produrre nuova musica. Restate in ascolto, nonostante i blackout (inevitabili) da caldo.
Saluti,
Demetrio

domenica 15 luglio 2007

Live Keepers, parte seconda: resoconto di una serata che non esiterei a definire "memorabile"...

E così, anche questa è fatta. Venerdì 13 Luglio siamo saliti sul palco della Festa de l'Unità di Casalguidi per il nostro primo live del 2007, ed i risultati sono stati, credo, più che apprezzabili (e più che apprezzabili, e non si tratta di mancanza di modestia, ve lo assicuro). Tra l'altro questa era la prima esibizione con la line- up a quattro elementi, e quindi il debutto assoluto del nostro chitarrista Filippo dal vivo con la band. Come stavo dicendo, tutto è andato per il meglio: dal soundcheck, nel quale per la prima volta siamo riusciti ad ottenere dei volumi davvero ottimi, fino all'esibizione in sè, riuscita senza troppi intoppi. Qualche problemino semmai ce l'ha dato l'eccessivo provincialismo della band che ha diviso il palco con noi, gli "Still Standing": brutte storie di amplificatori e di una musica che, al limite, spacca le orecchie. Contenti loro.
Ma venendo a noi, ed alla scaletta, abbiamo esordito con una versione rivisitata ed abbreviata del celebre pezzo degli Area, La Mela di Odessa (1920): incredibilmente, è andato tutto liscio, anche se era da poco che provavamo il brano. Credo tuttavia che, visto il risultato, quest'esecuzione, come intro, possa ripetersi. In seguito è stata la volta di On The Edge, ormai un classico delle nostre esibizioni... e addirittura è parso che il pubblico gradisse!! Pensate che c'è voluto un anno e tre precedenti esibizioni perchè il pezzo entrasse nelle orecchie dei nostri esigenti ascoltatori... Dopo i 7/8 di On The Edge, è stata la volta di una piccola sorpresa di compleanno per un caro amico presente al concerto: un arrangiamento rock di Happy Birthday To You, fortunatamente riuscito con l'unico effetto collaterale d'aver fatto decisamente arrossire il festeggiato... il quale comunque ha davvero gradito la sorpresa. Subito dopo questo "siparietto" è stata la volta di un medley (Sangue Innocente/ Tangerine Twilight/ Hekla), appositamente preparato per permettere al pubblico di iniziare a conoscere anche alcuni brani de L'Ultimo Uomo Sulla Terra: anche quest'esecuzione è riuscita abbastanza bene, strappando applausi decisi. La chiusura è stata affidata ad altri due "classici" del nostro repertorio live, Is It God Got Mad? e Astral Dome, la prima caratterizzata dalla totale improvvisazione (e, per la prima volta, è stato spiegato da dove proviene il titolo, un verso di Kerouac), la seconda riuscita quasi totalmente (sì, ci siamo un pò persi durante la seconda parte, Alone in a spaceborne satellite... e vabbè, mica siamo delle divinità!) ma che ha incontrato un, finora mai visto, favore di pubblico. Insomma, in conclusione una serata da ricordare, e che ha portato ad almeno una piccola rivincita sull'organizzazione del "Kaos" che aveva chiuso le porte in faccia al nostro "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": per la prima volta dall'inizio della Festa de l'Unità, la cornice di pubblico poteva dirsi degna di un'esibizione live. Certo, appena siamo scesi dal palco la platea s'è svuotata... vedi che significa avere tanti amici e tanti parenti?? Ma comunque è stata una serata piena di soddisfazioni, dagli applausi ricevuti (numerosi) alla riuscita pressochè totale dei brani proposti: credo che meglio di così non potesse francamente andare. Sia chiaro che lo scopo di questo post non è quello di vantarsi, ma semplicemente quello di fare un resoconto di come noi abbiamo vissuto questa serata. Principalmente, una serata davvero divertente. Secondariamente, una serata ricca di quelle soddisfazioni di cui parlavo, ricca di complimenti e di appunti e critiche molto sinceri ("secondo me, vi ci vole un cantante" è stata la frase ricorrente del post- live, e ci si poteva scommettere; e che vespaio stava per causare la mia citazione di Manzoni!! Un mio vecchio compagno di liceo credo non me la perdonerà mai... era tra il pubblico e qualcosa mi dice che non ha gradito molto... la prossima volta ci provo con Foscolo, è deciso!), ma anche ricca di risate (tipo la prova microfono, "un, due, tre, ova!"... il rischio è che le uova ce le tirassero sul serio). Per me resterà una serata da ricordare, e per questo l'ho definita memorabile, una serata che forse, spero, anche qualcuno tra il pubblico non dimenticherà facilmente: spero soprattutto che chi ha passato tutta la serata ad infamarci (e ci sono stati, come sempre) non dimentichi facilmente questa esibizione. Spero che la nostra musica abbia comunicato a tutti l'impegno che ci mettiamo, e la voglia e il piacere di suonare. Spero.
Ciao,
Demetrio

P.S.: buone vacanze ai nostri "maturi", Andrea e Luca. Per un pò i Time Keepers vanno in vacanza, ma ci vanno con delle belle sensazioni nel cuore. Grazie a tutti quelli che c'erano ed anche a tutti quelli che non c'erano, a quelli che ci hanno odiato ed infamato ed a quelli che, con la giusta pazienza, hanno saputo capirci ed apprezzarci. Grazie a tutti.

lunedì 9 luglio 2007

Live Keepers



Eccoci arrivati, finalmente, al debutto live di questo 2007, che è sempre più vicino: il 13 Luglio alle ore 22.00 circa, sul palco dello Spazio Giovani della Festa de l'Unità di Casalguidi e Cantagrillo.

Per l'occasione, la band ha scelto di rispolverare tre brani provenienti da "Hyla Arborea", e cioè la lingua suite Astral Dome, la vecchia "hit" (a noi piace chiamarla così) On The Edge e Is It God Got Mad?, che saranno dunque inseriti in scaletta. Ma accanto al materiale del 2006 saranno proposte alcune esecuzioni di brani (o parti di brani) relativi al nostro ultimo lavoro, "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": ce n'è per tutti i gusti, quindi, e state pur certi che non mancheranno le sorprese! In conclusione, penso che convenga esserci...

E dopo questo live, il futuro. La certezza è che, per evolversi, occorra proseguire nello studio, nella sperimentazione, nella ricerca: nuovi suoni, maggior attenzione al lato armonico della nostra musica, idee. Ecco, la questione centrale è quella dei contenuti di una musica come la nostra che, pur priva (almeno per ora) di una voce, non vuol essere semplice "accademia", ma suggerire all'ascoltatore qualcosa, un messaggio, un'immagine, una sensazione. Alcune idee già ci sono, il tempo per lavorarci invece ancora latita... ma presto avremo anche quello. E potete star certi che vi troverete di fronte a qualcosa di nuovo: com'è successo con "L'Ultimo Uomo...", i Time Keepers vogliono spingersi oltre, provare, sperimentare. Per ascoltare qualcosa vi occorre solo un pò di pazienza...

Per adesso vi diamo appuntamento al 13 Luglio, per il primo live del 2007. Vi aspettiamo numerosi.

Ciao,

Demetrio