Bene... Vogliamo augurarvi Buon Natale con un piccolo "regalino", un video che ci presenta in studio durante l'esecuzione della parte strumentale del brano dei Genesis "The Cinema Show".
Mille Auguri a tutti dalla band!!!
sabato 22 dicembre 2007
Auguri Di Natale... Musicali!
domenica 2 dicembre 2007
Nuovo brano per i Time Keepers
Altre novità??... uhm, no: restiamo alla finestra, dovesse presentarsi l'occasione di rappresentare "L'Ultimo Uomo..." da qualche parte. Se qualcosa si muoverà, lo saprete.
Ciao a tutti!
sabato 3 novembre 2007
Oggi si cambia: una bella recensione!!!


Innanzitutto, l’artwork: essenziale, quasi spoglio, un cofanetto che si apre da due parti, conducendo materialmente ai due cd da cui il lavoro è composto, “Hvarf” ed “Heim” appunto. Poche immagini (evocative), zero parole (inutili, in questo caso).
Poi, una considerazione di ordine generale, che conduce direttamente all’analisi delle due parti del disco: la scelta dei brani. I Sigur Ròs venivano dal discreto successo di “Takk”, primo dei loro album ad essere distribuito da una major, primo a contenere un singolo di durata inferiore ai sette minuti (la notissima “Hoppipolla”), un disco dal mood decisamente più rilassato rispetto ai precedenti lavori (“Von”, “Ágætis Byrjun” e “( )”). La scelta, per qualunque altra band, sarebbe stata ovvia: privilegiare i pezzi più noti, e andare sul sicuro. Niente di male, un atteggiamento più che naturale. Ma, come già preannunciato, le sorprese qui non mancano. Vediamo quali.
Il primo cd, “Hvarf” (termine che in islandese significa “scomparire”, la sorte toccata alle rarità raccolte sotto questo titolo, ma anche “rifugio”, in riferimento, come si vedrà, all’altro dischetto), contiene i famosi inediti, in numero di cinque: i primi tre provenienti dalle sessions di “Ágætis Byrjun” e “( )”, o comunque dal periodo ’99- ’02, e gli ultimi due che sono invece riletture di altrettanti brani contenuti nel disco d’esordio “Von”. “Salka”, il primo degli inediti, rivela un’evidente parentela con i brani di “( )”, eppure non suona come già sentito o superfluo; “Hljomalind” è il primo singolo estratto da questo doppio album, un brano che parte lento prima di giungere, come tipico della band, alla consueta esplosione “rumorista”. Particolare invece la struttura di “I Gaer”, sospesa tra il suono suggestivo di campanellini e xilofoni e momenti più potenti, dominati dalla chitarra elettrica. Le vere chicche del lavoro, però, sono i due brani riletti da “Von”, probabilmente il più criptico ed ostico dei lavori della band islandese, e cioè “Von” medesima e “Hafsol”. La prima parte piano, bassa ed ovattata: la tensione aumenta mentre il volume, inesorabile, sale, fino alla strofa e al cantato. Sono nove minuti assolutamente suggestivi. La seconda (già nota a chi avesse avuto la fortuna di tenere tra le mani il singolo di “Hoppipolla”) è ancora superiore, anzi probabilmente il miglior brano scritto dal gruppo, per la potenza evocativa dei suoni, la perfetta orchestrazione ed il geniale contrappunto offerto dal pizzicato degli archi delle Amiina, formazione dal 1999 sempre coinvolta nei lavori dei Sigur Ròs. Un finale degno di un ottima rosa di pezzi, senza ombra di dubbio.
Il secondo cd, “Heim” (termine che in islandese significa “casa”, rendendo evidente il collegamento con “Hvarf”, inteso nel senso di “rifugio”), rappresenta invece una raccolta di brani registrati live dalla band. Anche in questo caso, le scelte non sono banali. Innanzitutto, il materiale non proviene da esibizioni live di fronte ad immensi pubblici, ma da piccoli concerti tenuti in pub e locali (comunque in ambienti raccolti) nella natia Islanda: questo conferisce al materiale presentato una forte connotazione acustica del tutto ignota, finora, nei lavori della band. La scaletta presenta subito una riuscita esecuzione di “Samskeyti” (meglio nota come “Untitled#3” per chi avesse minor dimestichezza coi nomi “ufficiosi” dei brani contenuti in “( )”), seguita dal brano “Staràlfur”, tratto da “Ágætis Byrjun”, abbastanza simile alla versione già impressa su disco. La prima chicca è un’inedita “Vaka” (meglio nota come “Untitled#1”: ricordate il magnifico videoclip, diretto dall’italiana Floria Sigismondi??): l’arrangiamento scarno non lede minimamente l’impatto emotivo del pezzo, addirittura rafforzandolo, come a sottolinearne maggiormente il valore. Probabilmente questo, uno dei pezzi più noti della band prima di “Takk”, era anche un dei più complessi da rendere al meglio in questa versione… per così dire, “asciutta”: ad ogni modo, il risultato è ottimo. Il pezzo successivo è “Ágætis Byrjun”, tratta dall’omonimo disco del 1999: vale qui quanto già detto per “Staràlfur”, la versione live ricorda davvero molto quella registrata a suo tempo. Va da sé che i due brani in questione sono probabilmente anche i più “classici” presentati in questa raccolta, e magari anche i più semplici da rendere in versione acustica. Ma la vera sorpresa arriva col quinto brano, che è l’unico tratto da “Takk” dell’intero doppio album. I Sigur Ròs snobbano le ben più note “Hoppipolla”, “Saeglopur” e “Glosoli” (comunque splendide), preferendo una commuovente versione di “Heysàtan”, brano conclusivo del loro ultimo cd: in un disco a suo modo rilassato come “Takk”, “Heysàtan” rappresentava l’anima inquieta della band, restituendo un sound vicinissimo al miglior “ambient” di “( )” o di “Von”, un tappeto di tastiere sintetizzate ed una linea melodica dolcissima. Ebbene, la versione live ed “acustica” di questo brano è a suo modo l’autentico capolavoro del doppio album “Hvarf/Heim”. Resta intatta, come per “Vaka”, tutta la carica emozionale della canzone, tutta la sua forza. A Chiudere il cd giunge l’esecuzione live di “Von”, quello stesso pezzo già incontrato nella sua nuova veste in “Hvarf”.
In conclusione, “Hvarf/Heim” è un’opera assolutamente consigliabile, e per svariati motivi. Innanzitutto, quasi tutto quello che esce dalle corde di questi islandesi si situa invariabilmente, da una decina di anni a questa parte, almeno due spanne al di sopra di tutta l’altra musica che sentiamo in giro (un onore che i nostri dividono probabilmente solo coi Radiohead). Inoltre, l’assoluto anticonformismo dimostrato nella scelta dei brani da includere nel doppio album… e poi, certo, il grande valore musicale dell’opera in sè. Diciamo che non ci si può attendere molto di nuovo rispetto al passato: i Sigur Ròs non cambiano veste, non invertono la tendenza, non fanno niente di tutto questo. Semplicemente, ci mostrano un lato della loro musica (e di loro stessi) che probabilmente conoscevamo un po’ meno, dei brani dall’incedere un po’ più sostenuto che in passato (in “Hvarf”) o dall’aspetto diverso rispetto al consueto (le rivisitazioni contenute nello stesso “Hvarf” e le esecuzioni live di “Heim”). In definitiva, un disco consigliabile a chi già li ama (per rafforzare questa passione e scoprirne nuovi, insospettabili aspetti, in attesa di vedere il film documentario “Heima”, presentato al festival di Roma ed uscito anch’esso ieri in dvd) e pure a chi invece ancora non li conosce: “Hvarf/Heim” può costituire un buon viatico per addentrarsi nel mondo meraviglioso di questi islandesi il cui suono non può ricordare niente che abbiate mai sentito prima.
domenica 7 ottobre 2007
Novità?
... ok, non ci sono grandi novità, come avrete già capito, ma il post precedente cominciava ad avere un pò troppi commenti: imbrattate questo, adesso.
Saluti
sabato 22 settembre 2007
20 Anni fa...

mercoledì 12 settembre 2007
Si ricomincia....
Ciao a tutti
martedì 11 settembre 2007
Omaggio

Jazz, morto a Vienna tastierista Zawinul, aveva 75 anni
martedì, 11 settembre 2007 10.45
VIENNA (Reuters) - Il tastierista Joe Zawinul, che suonò con artisti del calibro di Miles Davis e contribuì alla nascita del jazz fusion, è morto di cancro oggi a Vienna. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Apa, citando il figlio dell'artista, Erich.
"Joe Zawinul è nato nella sua vita terrena il 7 luglio del 1932 e in quella eterna l'11 settembre 2007. Vive ancora", ha detto l'agenzia Apa citando Erich Zawinul.
Zawinul, 75 anni, era stato ricoverato nella clinica Wilhelmina a Vienna, sua città natale, il mese scorso. L'ospedale ha detto che rilascerà una nota più tardi in giornata.
Zawinul si recò negli Stati Uniti quando aveva 20 anni e divenne famoso come tastierista e compositore nella prima electric band di Davis, suonando in album di successo come "In a Silent Way" e "Bitches Brew", dischi precursori del jazz fusion verso la fine degli anni Sessanta.
Nel 1970 fondò i Weather Report, un gruppo che ha fatto molto per far conoscere il pianoforte elettrico, i sintetizzatori e i ritmi dell'Africa e del Medio Oriente agli amanti di musica jazz.
Zawinul fu anche il leader del "Zawinul Syndicate" negli ultimi 20 anni e aveva intenzione di esibirsi in concerto a Vienna il prossimo 29 settembre.
domenica 2 settembre 2007
Broadcast Time Keepers
Buona visione.
lunedì 20 agosto 2007
Time Keepers Re-Live: resoconto di una serata riuscita...
Dal punto di vista della performance, comunque, è andato tutto bene. Già l'atmosfera non era male: un piccolo palco scavato all'interno di un (altrettanto minuscolo) anfiteatro, che durante l'evento è sempre stato pieno di gente... immaginate come sarebbe stato suonare "all'interno" dell'anfiteatro, stile Pink Floyd "Live in Pompei"... solo, Time Keepers "Live in San Baronto". In effetti mi rendo conto che non suona tanto uguale...
La scaletta che abbiamo scelto per la serata è stata un pò più agile del consueto, avendo rinunciato ad eseguire due cavalli di battaglia come Is It God Got Mad? e Astral Dome, ma d'altra parte bisogna anche variare, ogni tanto!
Il live è iniziato con On The Edge (inizio suicida, a dire il vero): tutto è filato liscio, tranne qualche piccola sbavatura sul bridge che conduce alla parte centrale in 23/8, ed anche il pubblico è parso gradire... oddio, applaudivano tutti alla fine della prima tranche in 7/8, forse pensando fosse finita la canzone, ma tant'è! Come seconda esecuzione, avevamo scelto di riproporre una cover dei Genesis, Anyway (nella sua parte strumentale, ovvio): s'è trattato di un brano completamente giocato sull'improvvisazione collettiva, con un lungo assolo di chitarra. Resta comunque chiaro come certe composizioni restituiscano un migliore effetto in presenza di un voce. Terzo e quarto brano... beh, in occasione di questa serata abbiamo deciso di "saccheggiare" un pò "L'Ultimo Uomo...", e quindi ecco servite, in rapida (e consequenziale) successione Visione della Fine (col suo alternarsi di 4/4 e 5/8 che, forse, avrà frastornato un pò il pubblico) e Nuvole (velocissima, come da cd, e, devo dire, riuscita niente male dal vivo). A questo punto è stata la volta di un nostro personale omaggio a quella che può essere considerata la più grande rock band di sempre, i Pink Floyd, con l'esecuzione di un estratto strumentale dalla lunga suite Atom Earth Mother: una bella linea di basso, un grande assolo di chitarra e via... certo che Gilmour e soci ci sapevano fare, speriamo di essere stati all'altezza! Il concerto è volato a questo punto verso la conclusione con la riproposizione del Medley già eseguito alla Festa de L'Unità il mese scorso (contemplante i brani Sangue Innocente, Tangerine Twilight e Hekla) e la prima esecuzione live in assoluto del brano conclusivo del nostro concept album, Hoffnungszeichen. Rendere la tensione emotiva (e sonora) del pezzo non è stato affatto semplice, eppure la versione eseguita ieri sera, lievemente accelerata, può essere considerata soddisfacente.
A proposito di velocità, accelerazione etc. etc.: forse ci siamo fatti un pò prendere la mano, carichi come eravamo... ed il concerto è uscito un tantinellino "veloce". Non so come sia possibile, ma fonti vicine a noialtri giurano che il concerto sia durato circa 32 minuti! Quando sarò riuscito a capire come possa essere successo, vi prometto che ne scriverò subito sul blog...
Per adesso, se volete calarvi nell'atmosfera di ieri sera, visitate la pagina http://pub4.bravenet.com/photocenter/album.php?usernum=262381941&album=49234 del nostro photo album... e buon divertimento a tutti! Ah, a proposito: probabilmente dalla serata di ieri, ripresa con una telecamera, saranno tratti dei brevi filmati da caricare su youtube. Presto ne saprete di più.
Ciao a tutti, belli e brutti.
Demetrio
venerdì 17 agosto 2007
Time Keepers Live... di nuovo
giovedì 2 agosto 2007
"Mio caro vitello dai piedi di balsa, la tua storia è falsa!" (cit.)
martedì 31 luglio 2007
Briefing
Allora, vorrei aggiornarvi sul briefing di ieri pomeriggio tra me ed il nostro tastierista Luca. Dalla breve chiacchierata sono emersi elementi già ben noti, innanzitutto la volontà di sperimentare ancora, oltre “L’Ultimo Uomo Sulla Terra”. Come ho sempre detto, le recensioni positive che il lavoro ottiene mi spingono a tentare la via della radicalizzazione del discorso iniziato col nostro concept. Ma a parte questo fatto, su cui tornerò più avanti, c’è la chiara volontà di migliorarsi musicalmente e concettualmente.
Anzitutto, siamo concordi sul fatto che i prossimi lavori della band debbano condurre ad una maturazione “armonica” del nostro sound: finora ci siamo molto interessati alla melodia, moltissimo alla ritmica, ma non abbiamo mai (o quasi mai) intessuto trame armoniche sufficientemente profonde e ricche. Questo è il nodo su cui lavorare: fare anche pezzi meno aggressivi, più lenti (veri pezzi “lenti” non se ne sono mai fatti), ma comunque armonicamente ricchi. Inoltre, e su questo credo siamo tutti d’accordo, lavorare sui suoni: cercare nuovi suoni (e nuove sonorità), nuovi effetti, un nuovo spettro sonoro per la nostra musica.
Accanto a questo discorso di natura musical- teorica, ve n’è uno (altrettanto importante) di natura concettuale. A nostro avviso, ma questo fatto era già emerso altre volte, non è più possibile comporre senza avere chiaramente in testa cosa si voglia comunicare. Già alcune volte è successo (molte delle cadute di tono de “L’Ultimo Uomo…” sono imputabili a questo), non deve ricapitare. Alla base di tutto v’è un’idea, alla quale viene data una veste musicale idonea. Ecco perché anche il prossimo demo che (in un futuro molto lontano… vabbè, tra un po’) registreremo dovrà essere un lavoro di concetto: non un concept album nel senso de “L’Ultimo Uomo…”, ma un discorso che, pur costituito di momenti autosufficienti, ruoti attorno ad una tematica, un’idea. Non brani tutti interdipendenti tra loro, ma un disco di brani separati ciascuno legato ad una propria suggestione, tutti però “a tema” per così dire. All’interno di questa idea, ci sarà spazio per tutta la musica che vorrem(m)o.
Alcune ideuzze sul “tema” già ci sono. Per esempio, visto che siamo i Time Keepers, potremmo parlare del tempo: una riflessione sul concetto di tempo. Poi, ci sarà da lavorare anche su questo. Comunque, occorre puntare alla qualità: pezzi (de)strutturati, contaminati, sperimentali, atmosferici, jazzati, prog, ma più studiati armonicamente e, magari, meno “violenti” ritmicamente. Insomma, una musica in qualche modo “nuova”. A me sembra una bella sfida. Da venerdì (a proposito: venerdì alle tre, solito luogo, si suona!!) si inizia a ragionarne sul serio, e a mettere un po’ di idee sul piatto. C’è molto da fare ed io non vedo l’ora.
Ciao,
Demetrio
lunedì 30 luglio 2007
"Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente" (cit.)
Notate, tra le altre cose, il graziosissimo (e nemmeno un pò autocompiaciuto) book fotografico nella pagina "foto gallery"; ma soprattutto scrutate bene la pagina "organizzazione": studiate bene le foto che corredano la paginetta. Ma che alla sfilata della Festa de l'Unità c'era una scalinata come quella? Io proprio non me la ricordo, ma è risaputo che non sono stato baciato dalla sorte in quanto a buona memoria. Quasi quasi mi sento triste io per lui... finchè non realizzo che non è giusto, e che è meglio che ci pensi da solo a sentirsi triste.
La cosa brutta è che questa gente riceve più apprezzamento di quello che riceve chi, come noi, si fa il culo per produrre qualcosa di almeno non demenziale; chi invece fa della mediocrità e della banalità la propria bandiera si ritrova addirittura con un dominio a suo nome, e ad essere additato come uno "dello spettacolo". E vabbè che siamo a Casalguidi, però, ugualmente, che tristezza.
Saluti,
Demetrio
giovedì 26 luglio 2007
Lavori in corso
domenica 22 luglio 2007
Documentari naturalistici
Saluti,
Demetrio
domenica 15 luglio 2007
Live Keepers, parte seconda: resoconto di una serata che non esiterei a definire "memorabile"...
Ma venendo a noi, ed alla scaletta, abbiamo esordito con una versione rivisitata ed abbreviata del celebre pezzo degli Area, La Mela di Odessa (1920): incredibilmente, è andato tutto liscio, anche se era da poco che provavamo il brano. Credo tuttavia che, visto il risultato, quest'esecuzione, come intro, possa ripetersi. In seguito è stata la volta di On The Edge, ormai un classico delle nostre esibizioni... e addirittura è parso che il pubblico gradisse!! Pensate che c'è voluto un anno e tre precedenti esibizioni perchè il pezzo entrasse nelle orecchie dei nostri esigenti ascoltatori... Dopo i 7/8 di On The Edge, è stata la volta di una piccola sorpresa di compleanno per un caro amico presente al concerto: un arrangiamento rock di Happy Birthday To You, fortunatamente riuscito con l'unico effetto collaterale d'aver fatto decisamente arrossire il festeggiato... il quale comunque ha davvero gradito la sorpresa. Subito dopo questo "siparietto" è stata la volta di un medley (Sangue Innocente/ Tangerine Twilight/ Hekla), appositamente preparato per permettere al pubblico di iniziare a conoscere anche alcuni brani de L'Ultimo Uomo Sulla Terra: anche quest'esecuzione è riuscita abbastanza bene, strappando applausi decisi. La chiusura è stata affidata ad altri due "classici" del nostro repertorio live, Is It God Got Mad? e Astral Dome, la prima caratterizzata dalla totale improvvisazione (e, per la prima volta, è stato spiegato da dove proviene il titolo, un verso di Kerouac), la seconda riuscita quasi totalmente (sì, ci siamo un pò persi durante la seconda parte, Alone in a spaceborne satellite... e vabbè, mica siamo delle divinità!) ma che ha incontrato un, finora mai visto, favore di pubblico. Insomma, in conclusione una serata da ricordare, e che ha portato ad almeno una piccola rivincita sull'organizzazione del "Kaos" che aveva chiuso le porte in faccia al nostro "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": per la prima volta dall'inizio della Festa de l'Unità, la cornice di pubblico poteva dirsi degna di un'esibizione live. Certo, appena siamo scesi dal palco la platea s'è svuotata... vedi che significa avere tanti amici e tanti parenti?? Ma comunque è stata una serata piena di soddisfazioni, dagli applausi ricevuti (numerosi) alla riuscita pressochè totale dei brani proposti: credo che meglio di così non potesse francamente andare. Sia chiaro che lo scopo di questo post non è quello di vantarsi, ma semplicemente quello di fare un resoconto di come noi abbiamo vissuto questa serata. Principalmente, una serata davvero divertente. Secondariamente, una serata ricca di quelle soddisfazioni di cui parlavo, ricca di complimenti e di appunti e critiche molto sinceri ("secondo me, vi ci vole un cantante" è stata la frase ricorrente del post- live, e ci si poteva scommettere; e che vespaio stava per causare la mia citazione di Manzoni!! Un mio vecchio compagno di liceo credo non me la perdonerà mai... era tra il pubblico e qualcosa mi dice che non ha gradito molto... la prossima volta ci provo con Foscolo, è deciso!), ma anche ricca di risate (tipo la prova microfono, "un, due, tre, ova!"... il rischio è che le uova ce le tirassero sul serio). Per me resterà una serata da ricordare, e per questo l'ho definita memorabile, una serata che forse, spero, anche qualcuno tra il pubblico non dimenticherà facilmente: spero soprattutto che chi ha passato tutta la serata ad infamarci (e ci sono stati, come sempre) non dimentichi facilmente questa esibizione. Spero che la nostra musica abbia comunicato a tutti l'impegno che ci mettiamo, e la voglia e il piacere di suonare. Spero.
Ciao,
Demetrio
P.S.: buone vacanze ai nostri "maturi", Andrea e Luca. Per un pò i Time Keepers vanno in vacanza, ma ci vanno con delle belle sensazioni nel cuore. Grazie a tutti quelli che c'erano ed anche a tutti quelli che non c'erano, a quelli che ci hanno odiato ed infamato ed a quelli che, con la giusta pazienza, hanno saputo capirci ed apprezzarci. Grazie a tutti.
lunedì 9 luglio 2007
Live Keepers

Eccoci arrivati, finalmente, al debutto live di questo 2007, che è sempre più vicino: il 13 Luglio alle ore 22.00 circa, sul palco dello Spazio Giovani della Festa de l'Unità di Casalguidi e Cantagrillo.
Per l'occasione, la band ha scelto di rispolverare tre brani provenienti da "Hyla Arborea", e cioè la lingua suite Astral Dome, la vecchia "hit" (a noi piace chiamarla così) On The Edge e Is It God Got Mad?, che saranno dunque inseriti in scaletta. Ma accanto al materiale del 2006 saranno proposte alcune esecuzioni di brani (o parti di brani) relativi al nostro ultimo lavoro, "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": ce n'è per tutti i gusti, quindi, e state pur certi che non mancheranno le sorprese! In conclusione, penso che convenga esserci...
E dopo questo live, il futuro. La certezza è che, per evolversi, occorra proseguire nello studio, nella sperimentazione, nella ricerca: nuovi suoni, maggior attenzione al lato armonico della nostra musica, idee. Ecco, la questione centrale è quella dei contenuti di una musica come la nostra che, pur priva (almeno per ora) di una voce, non vuol essere semplice "accademia", ma suggerire all'ascoltatore qualcosa, un messaggio, un'immagine, una sensazione. Alcune idee già ci sono, il tempo per lavorarci invece ancora latita... ma presto avremo anche quello. E potete star certi che vi troverete di fronte a qualcosa di nuovo: com'è successo con "L'Ultimo Uomo...", i Time Keepers vogliono spingersi oltre, provare, sperimentare. Per ascoltare qualcosa vi occorre solo un pò di pazienza...
Per adesso vi diamo appuntamento al 13 Luglio, per il primo live del 2007. Vi aspettiamo numerosi.
Ciao,
Demetrio
giovedì 28 giugno 2007
Rain Down (On Me)
L'annata quindi si annuncia come più sfortunata del previsto, temo. A questo punto direi di tenere vive anche le possibilità di esibirsi, che so, alla Fiera di Casalguidi, sebbene l'idea non mi esalti molto, perchè altrimenti qui è possibile che non si suoni da nessuna parte: dalla Festa de L'Unità di Pistoia non ho ricevuto risposta (avevo inviato un'email molto dettagliata, ma niente), quelli del Mèlos non si sono fatti vivi, io non riesco ad entrarci in contatto e dunque non so nemmeno se hanno ricevuto il materiale de "L'Ultimo Uomo...". Insomma, caos. L'altra possibilità è non stressarsi troppo per i live e mettersi a lavorare al materiale (vecchio e nuovo). Ad ogni modo, vale la legge di Murphy: se una cosa può andarti male, stai certo che andrà proprio così... anzi, anche peggio!
martedì 19 giugno 2007
Time Skippers
E dopo?
Eh, questa è una bella domanda... diciamo che il processo creativo all'interno della band s'è un pò arenato dalla conclusione della composizione e delle registrazioni de "L'Ultimo Uomo...", complice anche il tentativo, malamente fallito, di inserire nella band una cantante che in realtà non c'è mai stata (e non c'è mai voluta stare, a sentire certe voci che mi giungono da terzi... se siete curiosi, domandate pure). C'è stato uno stop, è innegabile: in tre mesi abbiamo provato due- tre pezzi che poi adesso, complici i live da preparare, si areneranno ulteriormente rischiando con molta probabilità di non venire più ripresi (anche perchè pensati per una voce, che in questo momento continua a mancare). Quale strada prendere? In che direzione andare? Il gruppo è partito da un demo cd, "Hyla Arborea", nato nell'estate dello scorso anno, fotografia diretta e veritiera di un certo "stato" del gruppo: al di là della line-up (eravamo ancora un trio), le composizioni contenute nel cd mi sembra restituiscano molto bene il clima esuberante che s'era creato nella band in quel primo periodo, coi primi live, la voglia di canzoni veloci (nel senso ritmico del termine), forti, d'impatto, diciamo in qualche modo "da spaccare le casse dell'impianto"... un approccio decisamente rock, che ha partorito brani veloci e d'impatto come "On The Edge", "Tangerine Twilight", la stessa "Astral Dome". Qualcosa di quell'approccio, di quel modo di concepire la musica, s'è conservato con l'arrivo di Filippo e le registrazioni di "On The Edge EP", costola del precedente, più lungo, demo cd, forse la nostra migliore incisione. Poi è arrivato "L'Ultimo Uomo...", e la voglia di sperimentare nuove strade. Non si può dire che questo tentativo sia riuscito in toto, comunque: il sound mi sembra si sia fatto più apocalittico, coerentemente con la storia narrata, ma sempre troppo simile (nella stragrande maggioranza degli episodi) al più classico prog- rock anni '70, in stile Genesis, Yes, King Crimson... un'eredità dalla quale sarebbe il caso di svincolarsi quanto prima possibile, per non rischiare di rimanerne schiacciati e perderne inevitabimente in originalità. Eppure in alcune tracce, e penso sostanzialmente alle ultime quattro del lavoro, la band è riuscita a toccare quel suono "atmosferico" che l'aveva spinta, all'inizio, verso la sfida del concept: un suono coeso, suggestivo, delicato quanto violento al punto giusto... un suono più ambient. Adesso l'esperienza del concept è esaurita: che cosa dopo? Personalmente, l'accessibilità ad ogni costo non sta in cima ai miei pensieri. La strada più semplice è andare di nuovo alle radici del prog- rock che tanto ci ha ispirato in passato, e, magari con l'inserimento di una voce, cercare di replicare (perchè di questo si tratterebbe) gli stilemi e le strutture del genere. Altrimenti resta la strada più ardua, e più "interessante": approfondire il discorso iniziato con "L'Ultimo Uomo", radicalizzarlo fino alle sue estreme conseguenze, renderlo veramente "atmosferico", spingerlo verso una modernità stilistica e contenutistica degna del 2000... spingere fino all'estremo, senza curarsi dell'effetto che possa avere sulla gente. In fondo è la solita questione, si tratta di chiedersi non "cosa si voglia dalla musica", ma "cosa si voglia comunicare con la musica". La musica è un mezzo espressivo, e tale deve restare.
Ma quando i Time Keepers ricominceranno a comporre?? Questa è una domanda lecita, ma molto dura. Diciamo che le idee ci sono (parlo per me, ho già alcuni abbozzi di brani in mente, idee nate dall'ascolto della musica che mi piace, volte nella direzione di cui parlavo poco fa)... quello che non c'è, è il tempo di lavorarci. Tra impegni extra- musicali, live da preparare eccetera è più che facile che la band non riesca a concentrarsi sul nuovo materiale prima di Settembre inoltrato: insomma, non si profila all'orizzonte un'estate all'insegna del furore compositivo, come lo fu l'anno scorso. Il materiale per suonare in giro è davvero tanto, e dare una svolta significativa al sound, "cambiare davvero" potrebbe richiedere molto tempo: ho l'impressione che, ad ogni modo, non sarà un processo indolore. Se a questo si aggiunge il fatto che la volontà della band, a questo punto, è quella di registrare un nuovo demo cd in modo un pò più professionale (magari avvalendosi della saletta di registrazione del Mèlos: io almeno mi accontenterei di quella), è chiaro che un lungo tempo sarà presumibilmente dedicato a suonare, limare, immagazzinare i nuovi brani fino alla perfezione, prima di inciderli... è altamente probabile che prima del 2008 niente di nuovo trapeli dalla nostra sala prove. Lasciamo passare quest'estate di live, ci attende un inverno di furibonde litig... ehm, volevo dire "velleità compositive".
Come ne usciremo? Boh... Dipende da ciò che ciascuno di noi si aspetta dalla band. Resto fermamente convinto che cercare l'accessibilità ad ogni costo, snaturare volontariamente il nostro sound per inseguire effimeri sogni di gloria non sia la strada giusta da percorrere (senza voler tarpare le ali a nessuno, obviously). Bisogna cambiare, laddove il cambiamento significa "evoluzione": evolversi lungo un cammino che, mi pare, è già tracciato. Come già detto, alcune idee già ci sono, e prima di iniziare a discuterne seriamente saranno certamente di più.
Abbiate fede, o fan(?) dei Time Keepers: presto torneremo a prenderci il vostro tempo.
Saluti,
Demetrio
martedì 12 giugno 2007
Alea Iacta Est
Certo non si può dire che il sondaggione abbia avuto grande fortuna, ma almeno abbiamo preso una ferale decisione: condurremo in porto il live del 13 luglio 2007 alla Festa De L'Unità Di Casalguidi. Si tratterà di un'esibizione di 45 minuti- un'ora, nella quale presumibilmente proporremo un paio di pezzi provenienti da Hyla Arborea, un paio di medley di pezzi de L'Ultimo Uomo Sulla Terra e, ancora, di Hyla Arborea, ed un brano conclusivo che conferirà alla serata un carattere, ci auguriamo, marcatamente sperimentale, in ossequio al tema prescelto per il live che sarà quello del "Caos" (sì, sì, presto ne saprete di più, non abbiate paura!).
Come vedete, il materiale c'è, nonostante la delusione, difficile da cancellare, per non aver potuto portare sul palco L'Ultimo Uomo..., ma speriamo di poter comunque offrire al pubblico una serata che non potrà dimenticare. Presto potrete saperne di più continuando a seguirci sul nostro sito e su questo blog.
Ciao a tutti,
Demetrio
martedì 5 giugno 2007
Il Sondaggione!!
http://www.youtube.com/watch?v=dBWHasUmihM
Quale posizione ritenete sia opportuno che i Time Keepers tengano nei confronti dell'organizzazione dello Stand Kaos e in vista di questa (comunque) possibile data live?
- Rifiutare sdegnati. Ma come si permettono, quelli? E ora ci vogliono lasciare il contentino, tre quarti d'ora di live insieme ad un altro gruppo di sciagurati?? Ma altro che c***i, calci nel c**o gli darei, p***a M*****a!!
- Presentarsi comunque. Il progetto del live Caos è molto stimolante, andiamo lì e per tutta risposta dopo il trattamento ricevuto scateniamo quarantacinque minuti d'inferno (musicale, s'intende) su quel palco.
- Mi dispiace, ma proprio quella sera ho un tavolo da sei persone prenotato alla gloriosa ed arcinota sagra della porchetta e dello strutto di maiale che si tiene annualmente a Porcari (Lu) e che è giunta finalmente alla sua 1° edizione.
- Non sa/ Non Risponde.
Rispondete al più presto. I risultati saranno pubblicati su questo stesso sito. Non vale votare due volte, anche se la tentazione è forte. Buon divertimento,
Demetrio
sabato 2 giugno 2007
Mi piego e mi spezzo
(Dopo una prima riga tanto brillante devo scrivere per forza qualcosa all'altezza...)
Al momento in cui vi scrivo, non ci sono novità sulla rappresentazione de "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": dopo il benservito ricevuto dallo stand Kaos della Festa de L'Unità di Casalguidi, evidentemente troppo preoccupato a promuovere la musica punk in tutte le sue forme (bizzarro... i punk in origine erano formazioni neo-naziste, se non erro), stiamo intrattenendo contatti con l'organizzazione del Melòs di Pistoia per, diciamo così, trovare asilo. Non appena ci saranno novità le conoscerete.
Per il resto, credo non sia troppo azzardato definire quest'ultimo periodo per nulla esaltante, dal punto di vista creativo, per la band: per la terza settimana di fila niente prove, una cantante "desaparecida", e mi pare che anche le idee comincino a latitare. Assaggi d'estate in quel di Casalguidi? Beh, una bella vacanza ci starebbe proprio bene... ma temo non ci sia tempo per gli svaghi.
Crediamo tutti che questa band debba riallacciare i contatti con se stessa, la qual cosa sarebbe certamente la migliore possibile: di strada da fare ce n'è ancora molta, anche per chi niente chiede e niente si aspetta dalla musica se non una sana "estasi creativa", o, tradotto, un pò di divertimento (intelligente, s'intende: con una causa).
Vedremo... per adesso restiamo alla finestra.
Saluti,
Demetrio
venerdì 25 maggio 2007
Horror Vacui
Buonanotte a tutti,
Demetrio
martedì 8 maggio 2007
Attesa, spasmodica attesa...
mercoledì 2 maggio 2007
Come si usa un blog???
Credo che a 'sto punto avrete capito che non è successo nulla nelle ultime settimane per quanto concerne il lavoro dei Time Keepers. Zero novità. Zero recensioni. Zero concerti. Zero tutto. O quasi. Allora ho avuto il tempo di interrogarmi anche sulla funzione di questo nostro blog assurdo nel quale gli unici a commentare sono i suoi stessi estensori. Insomma, sembra inutile farne una pagina di servizio per un gruppo al quale (undici mesi su dodici) non succede niente di niente. Abbiamo cercato di farne il cuore vivo del nostro operato, tentando di coinvolgere il lettore occasionale: oh, a tratti qualcuno esterno al gruppo s'è pure visto. Molto più probabilmente chi, anche solo per sbaglio, capita qua sopra, trova poco interessanti i discorsi e gli scorni che vi si propongono (e abbiamo registrato il disco, e ora stiamo litigando su come scrivere le nuove canzoni, e il nostro songwriting è già perfetto così, e no non è vero... etc etc): direi che è anche un pò colpa mia, visto che poi sono io che tengo 'sto diario online. Allora ho pensato di cambiare qualcosa, ed aggiungere una nuova dimensione a questa pagina: parlare di cose diverse, non solo delle banalità (non me ne vogliano gli altri) che ci accadono tutti i giorni. Vedremo che ne verrà fuori.
Ciao,
Demetrio
martedì 17 aprile 2007
E i lavori proseguono...
Un'altra novità della quale invece è difficile che abbiate avuto sentore (anche perchè non se n'è mai parlato direttamente) è che i Time Keepers hanno iniziato a provare con una voce. Trattasi di una cantante, Silvia. Le prove di sabato sono state quindi un pò particolari, con un'atmosfera quasi da "primo giorno di scuola", come un dover imparare a suonare di nuovo, in qualche modo. Per adesso, per avviare i nuovi lavori, la band s'è concentrata su una nuova versione (un alternate take) del proprio vecchio pezzo "Rain": ma il lavoro da fare, sia detto con sincerità, è davvero tanto. La band vorrebbe riuscire ad introdurre la voce di Silvia nel discorso musicale avviato nei precedenti due anni e mezzo di attività, senza rinunciare al proprio modus operandi, a quella che riconosciamo come la nostra "originalità compositiva": al di là dei riferimenti esterni al gruppo (band già note che possono fare da fonte di ispirazione per noi), la volontà è quella di mantenere uno stile compositivo proprio, fortemente personale, come quello che (ci si augura) è stato sviluppato finora (a parere del gruppo, la lunga suite intitolata "Astral Dome" può costituire un buon esempio del nostro stile compositivo). Come più volte detto, l'impegno del gruppo è quello di scrivere buona musica e il lavoro di composizione viene sempre svolto nel modo più naturale possibile. L'attitudine che ha condotto alla composizione dei primi pezzi (come ad esempio "Tangerine Twilight", composta dal duo Andrea- Luca, "On The Edge", la stessa "Astral Dome" o "Is It God Got Mad?", composte in trio) è rimasta intatta nella composizione dei brani destinati a confluire ne "L'Ultimo Uomo Sulla Terra" ( buoni esempi potrebbero essere pezzi quali "Visione Della Fine", "Cuore Di Vetro", "Il Gigante (1)", o "Sangue Innocente"): vorremmo riuscire a mantenere vivo questo "stile", questo modo di fare, anche nei nuovi lavori. Il maggior sforzo della band in tutti i precedenti lavori è stato quello di creare una dimensione musicale "autosufficiente", che cioè fosse in grado da sola di "parlare" all'ascoltatore, coinvolgendolo, avviandolo all'interno del nostro "mondo musicale". Questo è ciò che, del "nostro stile" (se di uno stile proprio è possibile parlare per una band come la nostra, tanto giovane), merita di venire sottolineato e salvato (ed espresso con ancora maggior forza). Il cammino non è dei più semplici, come si capisce, ma faremo del nostro meglio.
Ciao a tutti,
Demetrio
domenica 8 aprile 2007
(Nuove) Sensazioni
E' stato proprio strano suonare di nuovo queste canzoni un mese dopo. Come incontrare di nuovo dei vecchi amici, in qualche modo; amici che si conoscono ormai bene, ma che ci tengono a dimostrarti come sia lecito attendersi da loro sempre qualcosa di nuovo. Scusate per questo papiello inverosimile!
Alla prossima,
Demetrio
lunedì 2 aprile 2007
Che succede nella ridente cittadina di Casalguidi?
Dopo le due settimane di stop forzato, si ricomincia a lavorare: sabato è prevista una sessione di prove interamente dedicata a "L'Ultimo Uomo Sulla Terra", che coinvolgerà anche il narratore della vicenda (che poi ci accompagnerà sul palco in occasione dei live)... una sorta di prima prova generale! A parte questa "comunicazione di servizio", c'è da dire che la vena creativa della band non s'è affatto esaurita: abbiamo già alcuni progetti in mente per il futuro prossimo venturo. Come precedentemente detto, alcune successioni di accordi sono già uscite dall'ultimo incontro in sala prove, e l'intenzione della band, oltre a scrivere altri pezzi ex- novo, è anche quella di recuperare e riadattare vecchi pezzi poco suonati (leggasi "Rain", contenuta nel nostro primo demo "Hyla Arborea"): il lavoro di recupero di "Rain" è già abbastanza avanti, e dovremmo riuscire cavarne fuori qualcosa di buono, introducendo anche dei passaggi "cantabili", che d'ora in avanti, con l'arrivo di una voce, saranno necessari.
Per il resto, nessuna novità: attendiamo sempre qualche recensione (ma arriveranno?), e soprattutto attendiamo di poter organizzare il live per "L'Ultimo Uomo Sulla Terra"; l'incontro risolutivo dovrebbe aver luogo domani sera, dopodichè saprò dirvi di più.
Per adesso un saluto a tutti,
Demetrio
lunedì 19 marzo 2007
L'Ultimo Uomo Sulla Terra
Detto tutto questo, a breve il cd sarà spedito per ottenere recensioni (ad alcuni siti per band emergenti) e soprattutto sarà spedito ad alcune radio che, via myspace, ce l'hanno richiesto (un paio di stazioni americane ed una italiana). Se ci saranno novità, lo saprete.
Infine, il futuro... sabato la band s'è riunita, dopo una settimana di pausa (ci voleva, dopo un mese di registrazioni!!), e si è trovata di fronte alla grande domanda: e ora, che si fa?? Certo, intanto resta da suonare dal vivo "L'Ultimo Uomo Sulla Terra": ma dopo?? Che fare domani?? La band è risoluta a proseguire sulla strada della musica di qualità: la volontà è quella di continuare a creare prodotti (e progetti, tenendo fede al fatto che la natura umana è sostanzialmente "progettuale") ambiziosi, e che si collochino ad un certo livello musicale, pensati per un pubblico che voglia sì sentirsi gratificato, ma che accetti anche di mettere in gioco se stesso per una fruizione completa della musica che gli si offre. L'introduzione di una voce (è solo questione di settimane, abbiamo già alcuni contatti) modificherà inevitabilmente gli equilibri all'interno della band, e porrà all'ordine del giorno la necessità di apportare cambiamenti al nostro modo di fare musica. Attualmente non è escluso nemmeno un progressivo distaccamento dal genere progressive (scusate il gioco di parole), anzi è molto probabile; alcune idee (qualche accordo buttato là, un paio di melodie) già sono uscite fuori dai membri della band, e per ora fanno virare lo stile espressivo del gruppo verso territori funk, jazz fusion, blues, al limite nel rock più classico. Come già scritto altrove, questo è da sempre un cantiere aperto, e nessuno di noi sa ancora dove ci porterà la nostra musica. Il nostro impegno nel proporre sonorità largamente differenti da ciò che si sente oggi in giro resta intatto. Restate con noi, e ne saprete di più. Ma per ora, godetevi il frutto di mesi e mesi di lavoro. Fiondatevi in massa sulla pagina http://www.myspace.com/isitgodgotmad, ascoltate, ri-ascoltate, commentate, votate, scriveteci (anche tramite il nuovo sito apposito, pagina "Contatti"), infamateci o complimentatevi, sputate sul nostro lavoro o stringeteci la mano (metaforicamente, e non "in un strumento di tortura e di morte"), ridete o commuovetevi ma, vi prego, non restate indifferenti. Vi prego, non restate indifferenti.
Comunque, a parte gli scherzi, aspettiamo commenti!!!
A prestissimo, con ulteriori novità;
ciao a tutti voi (pazienti) lettori di questo post,
Demetrio
sabato 3 marzo 2007
Ce l'abbiamo fatta!!!
Ciao, a presto,
Demetrio
mercoledì 28 febbraio 2007
Siamo quasi giunti alla meta...
Per adesso vi saluto, sperando di potervi scrivere ancora a breve con buone notizie sul fronte del nostro concept.
Ciao,
Demetrio
sabato 17 febbraio 2007
Promessa mantenuta!!
A presto, con maggiori informazioni.
Ciao,
Demetrio
lunedì 12 febbraio 2007
Work In Progress
Telecom Italia, rendimi la mia linea ADSL!!!!!!!!
Sono in ostaggio...!!
Ciao a tutti,
Demetrio
venerdì 9 febbraio 2007
Siamo spossati, ma ci siamo!!
Scusate nuovamente per i disagi, e a presto.
Ciao,
Demetrio
martedì 30 gennaio 2007
Ultime notizie dal pianeta Time Keepers...
Restate connessi!
Ciao,
Demetrio
lunedì 22 gennaio 2007
Novità...
Come già detto (forse, non ricordo), il concept sarà diviso in quattro grandi parti (la prima contemplante cinque tracce, la seconda 3, ma una quarta traccia è allo studio, e le ultime due tre tracce ciascuna) e tratterà una tematica a metà strada tra il Buchner del "Lenz" (o del "Woyzeck") e lavori di Werner Herzog quali "Cuore Di Vetro", quindi l'idea della follia come sensibilità esasperata, capacità di vedere e sentire oltre, sullo sfondo di un'incipiente fine del mondo (idea, questa, mutuata maggiormente proprio dal film di Herzog "Cuore di Vetro"; per chi fosse interessato a qualche notizia critica su tale lavoro, si consiglia la lettura del volume "Werner Herzog" nelle edizioni "I Castori Cinema", o una visitina all'indirizzo http://www.mescalina.it/cinema/recensioni-cinema.php?id=18). Questo non costituisce che un assaggio di ciò che il nostro lavoro sarà: ora inizia un lavoro di cesello che credo prenderà ancora un pò di tempo, dopodichè si tratterà solo di registrare il materiale e di suonarlo dal vivo... per le registrazioni pensiamo stavolta di avvalerci di un aiuto esterno, per tentare di trarre fuori il miglior risultato possibile. A questo lavoro teniamo molto, dopo così tanta fatica! Per ora vi saluto, dandovi appuntamento al più presto sul nostro sito: a breve, infatti, allestiremo una nuova pagina (od uno spazio apposito in una pagina pre-esistente) per parlare un pò meglio ed un pò più diffusamente di tutte queste cose. Restate connessi!
Ciao,
Demetrio
giovedì 11 gennaio 2007
Primo Mese Di Lavori
Beh, dopo questo discorso chilometrico, vi saluto: non appena ci saranno novità, lo saprete.
Ciao,
Demetrio
lunedì 1 gennaio 2007
2007
Vedremo quello che succederà nei prossimi mesi. Come ho gia avuto modo di dire, il maggior impegno resta senza dubbio quello di portare a termine l'ideazione dei nuovi pezzi, della "cornice" entro cui inserirli (c'è ancora molto da lavorare) ed infine le loro registrazioni: credo che saremo molto occupati per un bel pò!! Poi non resta che attendere con fiducia un riscontro live del nostro lavoro, che, ci si augura, prima o poi avremo l'occasione di ottenere...
Per oggi direi che è tutto, quindi vi auguro un buon 2007.
A presto,
Demetrio